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Il cugino di Vacchi: "Vi dico chi è realmente Gianluca"

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Gianluca Vacchi dice di non essere nullafacente, ma di lavorare nell’azienda di famiglia. Il cugino Alberto non ci sta.

In un video postato sulla sua pagina ufficiale, Gianluca Vacchi dichiara di non essere nullafacente in cerca di fama, ma di rivestire un ruolo attivo nell’azienda di famiglia, la IMA. Il cugino Alberto, amministratore delegato di IMA, si è visto costretto a tutelare l’immagine dell’azienda e degli azionisti. Per questo ha dichiarato che Gianluca Vacchi non ha mai avuto alcun ruolo attivo e decisionale all’interno dell’azienda) [fonte: ilcorriere.it]

Quali sono i cinquantenni che questa estate non hanno pensato almeno per un attimo all’eventualità di essere al posto di Gianluca Vacchi? Tra feste, lusso e splendide ragazze, con un unico sacrificio: lunghe sessioni di palestra. Gianluca Vacchi, 49 anni ha una grandissima propensione per i social. Ed è divenuto un vero e proprio fenomeno grazie a Twitter, a Facebook e a Instagram.

Come i più noti personaggi della nostra Penisola, Gianluca è entrato persino nel gruppo delle imitazioni di Maurizio Crozza… Meno conosciuto al grande pubblico è invece suo cugino Alberto. Di tutt’altra pasta, senza dubbio. Sobrio e gran lavoratore, Alberto Vacchi ha trasformato l’azienda di famiglia, la IMA, in una multinazionale. Che porta a casa eccellenze e ricavi. Alberto Vacchi si è così guadagnato la fiducia dei suoi colleghi imprenditori. Non per niente, l’amministratore delegato di IMA è anche presidente di Unindustria Bologna. E la scorsa primavera è quasi diventato presidente di Confindustria.

Vacchi diversi: ognuno per la propria strada

Ma gli affari hanno necessariamente bisogno di rispettare la forma. E forse la leggerezza di Gianluca, spesso in vesti di ballerino, può essere ormai insostenibile. Per questo la IMA ha inviato un comunicato dal titolo Rapporti tra Ima e il dottor Gianluca Vacchi. Il messaggio è chiaro. Gianluca è membro del CdA e azionista, ma non si occupa affatto della gestione dell’azienda. D’altronde, la divisione dei ruoli alla IMA non ha mai costituito un problema. Quanto meno non lo è stato per i due cugini. L’importante è che il mercato ne sia al corrente e che ciascuno abbia la libertà di scegliere il settore in cui desidera eccellere.