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Damasco: attivisti, in 70mila a Homs contro il regime

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Circa 70.000 siriani di Homs sono scesi in strada e marciano ora in corteo cercando di raggiungere la centrale piazza dell'Orologio, poco dopo la fine della visita odierna di sette osservatori arabi in alcuni quartieri della città sotto assedio contro le attuali politiche di regime. Lo riferisco...

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Circa 70.000 siriani di Homs sono scesi in strada e marciano ora in corteo cercando di raggiungere la centrale piazza dell’Orologio, poco dopo la fine della visita odierna di sette osservatori arabi in alcuni quartieri della città sotto assedio contro le attuali politiche di regime. Lo riferiscono attivisti e testimoni oculari citati dalla tv panaraba al Arabiya.

Una sparatoria è in corso nel Circolo degli ufficiali di Homs mentre le forze di sicurezza hanno arrestato decine di militari, presunti disertori. Lo riferiscono testimoni. Le forze fedeli al presidente Bashar al Assad lanciano lacrimogeni contro la folla che cerca di forzare i blocchi degli agenti a protezione di piazza dell’Orologio, teatro il 18 aprile scorso dell’uccisione di un imprecisato numero di civili radunatisi in un sit-in pacifico contro il regime. Circa cinquemila da marzo ad alcuni giorni prima di Natale, quando sono riprese le manifestazioni anti governative.

Un ufficiale disertore dei servizi di sicurezza militari di Damasco, testimone del massacro, aveva affermato lo scorso luglio ad una reporter della Bbc che aveva visto almeno 300 cadaveri uccisi a piazza dell’Orologio la notte del 18 aprile. Da allora nessun corteo è più riuscito a raggiungere la piazza, presidiata in modo massiccio dalle forze lealiste.

I massicci cortei odierni di Homs si svolgono in corrispondenza con la breve visita di una squadra di sette osservatori della Lega Araba in alcuni quartieri della città.

La squadra di osservatori arabi recatasi oggi a Homs, teatro della sanguinosa repressione del regime, si sono rifiutati di entrare nel martoriato quartiere di Bab Amro, perché alcuni spari di arma da fuoco sono stati esplosi nella loro vicinanza. Ad affermarlo Khaled Abu Salah, giornalista freelance di Homs interpellato telefonicamente dalla tv panaraba al Jazeera. Il giornalista ha indicato il link un video amatoriale in cui è ripresa la scena descritta.

Nel video si vede Abu Salah che chiede ad alta voce ad uno degli osservatori della Lega Araba da ieri in Siria, con tesserino di riconoscimento sul petto e una sigaretta in mano, di ripetere di fronte alla videocamera amatoriale il motivo per cui non intende attraversare la strada: ‘Stavi dicendo al capo missione che non vuoi attraversare a causa degli spari di un cecchino … ripetilo a noi’.

L’osservatore risponde che solo il capo missione – lo indica dietro al giornalista – puo’ rilasciare dichiarazioni alla stampa. Abu Salah replica: ‘Questa non e’ una dichiarazione alla stampa, è un fatto! Lo hai visto … stiamo morendo’.

Secondo attivisti, da giorni e fino alle 9 di stamani Bab Amro è stata sotto il fuoco dei mortai e dei colpi di carri armato dell’esercito fedele al presidente Bashar al Assad. Il bilancio aggiornato parla di più di 50 uccisi in 24 ore.

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