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Dda Milano: stroncato traffico di droga, 21 accusati

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Maxi operazione della Dda di Milano contro il traffico di droga. Il mercato della cocaina era gestito dalla 'ndrangheta. 21 arresti in varie zone d'Italia.

C’era la mano della ‘ndrangheta calabrese dietro il traffico di droga sgominato dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano con la maxi operazione partita nelle prime ore di oggi, martedì 23 maggio 2017. I carabinieri del comando provinciale del capoluogo lombardo, insieme agli uomini del Ros, sono all’opera per eseguire ventuno misure di custodia nei confronti di altrettante persone, accusate a vario titolo del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso. I destinatari dei provvedimenti sono sparsi tra le province di Milano, Monza e Brianza, Perugia, Alessandria, Catanzaro, Roma, Varese e Vercelli. E per la cattura di alcuni degli accusati ci si è dovuti spingere fino in Germania.

L’organizzazione gestiva il traffico della cocaina

La droga della quale si occupava l’organizzazione era la cocaina. La polvere bianca ha ormai da anni invaso il mercato italiano, complice anche la diminuzione dei prezzi, che ha portato a un aumento del consumo, e rappresenta una delle principali fonti di guadagno delle mafie. La dinamica e le ramificazioni dell’organizzazione sono state ricostruite minuziosamente dagli inquirenti, mettendo insieme i tasselli di un mosaico fatto di numerosi episodi di traffico di droga scoperti dai militari dell’Arma. L’avvio dell’indagine risale al settembre del 2015, quando a Bareggio, nel milanese, uno di coloro che attualmente risultano indagati fu arrestato in flagranza di reato, dopo essere stato trovato in possesso di circa 30 chilogrammi di cocaina.

La droga proveniva dal Sudamerica

Il quartier generale del sodalizio criminale si trovava ad Arluno, in provincia di Milano. L’organizzazione era collegata alla famiglia dei Gallace, ‘ndrina egemone nella zona di Guardavalle, un piccolo comune nel catanzarese. Il clan della ‘ndrangheta ha ramificazioni non solo in Lombardia, ma anche nel Lazio, in particolare ad Anzio e Nettuno. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la droga veniva importata dal Sudamerica, grazie ad accordi stipulati con i narcos colombiani. In questo modo giungevano nel nostro Paese ingenti quantitativi di polvere bianca, destinati soprattutto al mercato milanese.

Milano si conferma uno dei centri principali del traffico di cocaina

Quella sgominata oggi è l’ennesima organizzazione dedita al traffico di cocaina operante nel capoluogo lombardo. La città si conferma così essere uno degli hub principali della polvere bianca non soltanto nel territorio italiano e in Europa, ma in tutto il mondo. Probabilmente in relazione anche ai ritmi frenetici che caratterizzano la vita milanese, sotto lo sguardo della Madonnina circolano quintali di droga. Che polizia e carabinieri fanno di tutto per intercettare. Soltanto nel 2016, le forze dell’ordine hanno arrestato un totale di 2.458 spacciatori. Vale a dire, in media, 204 arresti al mese, cioè 51 a settimana. Le cifre salgono ulteriormente se si controlla quanti sono stati l’anno scorso i denunciati per il reato di spaccio: mediamente 94 a settimana. Per un totale di 4.514 denunce. A Milano, tuttavia, non è solo il traffico di cocaina a fiorire. Ultimamente si sta assistendo a una notevole ripresa di quello dell’eroina. E pure la domanda di droghe sintetiche è particolarmente elevata.