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Denis Verdini indagato per truffa aggravata

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Firenze - La procura della Repubblica di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati l'On. Denis Verdini, insieme ad altre 24 persone, tra cui l'on.Massimo Parisi (Pdl), imprenditori ed editori, per truffa aggravata allo Stato circa contributi pubblici per testate giornalistiche dal 2002 al 2012...

Denis VerdiniFirenze – La procura della Repubblica di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati l’On. Denis Verdini, insieme ad altre 24 persone, tra cui l’on.Massimo Parisi (Pdl), imprenditori ed editori, per truffa aggravata allo Stato circa contributi pubblici per testate giornalistiche dal 2002 al 2012. Secondo l’accusa il quotidiano ‘Il Giornale della Toscana’ avrebbe percepito dal 2002 al 2012, senza averne diritto, 12 milioni di euro, mentre il giornale ‘Metropoli’ ne avrebbe percepiti 10, per un totale di 22 milioni di euro.
Verdini nella diffusione della notizia vede una manovra della magistratura volta a colpire il Pdl e il ritorno di Silvio Berlusconi: “E’ gravissimo che proprio nei giorni in cui sembra aprirsi la campagna elettorale, la Procura fornisca alla stampa informazioni vecchie di almeno un anno spacciandole per nuove”.
”L’inchiesta, infatti, fin nei minimi dettagli, è stata pubblicizzata già un anno fa, in occasione di una serie di sequestri, debitamente illustrati dai pm ai giornalisti. Dunque, niente di nuovo sotto al sole, compreso il tentativo degli inquirenti di reiterare e attualizzare notizie datate e di parte – continua il coordinatore nazionale del Pdl -, al solo scopo di creare scandalo. Mi vedo quindi costretto a precisare ancora una volta che non una sola norma è stata violata per far nascere e tenere in vita il ‘Giornale della Toscana’. Tutto è avvenuto nel pieno rispetto della legge: al contrario, personalmente ho investito milioni di euro per il sostentamento del quotidiano da me fondato”.
“Dopo aver assistito mio processo mediatico e alla mia demonizzazione senza la minima possibilita’ di difesa, aspetto con serenità e anche con impazienza il processo vero”, conclude Verdini.