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Deutsche Bank, 14 miliardi di risarcimento per la crisi economica

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Deutsche Bank annaspa in borsa dopo la notizia della maxi richiesta del pagamento di 14 miliardi da parte del Dipartimento di Giustizia Usa. L'istituto bancario tedesco Deutsche Bank ha vissuto un avvio di giornata molto difficile. Le contrattazioni si sono aperte con un ribasso superiore al 7% (-7...

Deutsche Bank annaspa in borsa dopo la notizia della maxi richiesta del pagamento di 14 miliardi da parte del Dipartimento di Giustizia Usa.

L’istituto bancario tedesco Deutsche Bank ha vissuto un avvio di giornata molto difficile. Le contrattazioni si sono aperte con un ribasso superiore al 7% (-7,2% in apertura) sul listino di Francoforte. La notizia della richiesta del maxi risarcimento da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha quindi avuto un effetto molto negativo sul titolo, almeno nella fase iniziale della giornata e all’indomani dell’annuncio stesso da parte degli Usa. La richiesta economica formulata dal dipartimento Usa ammonta a ben 14 miliardi di dollari.

Deutsche Bank non sarebbe intenzionata a pagare

I vertici di Deustsche Bank hanno già reso note le intenzioni dell’istituto, che non sarebbe disposto a pagare la cifra richiesta. E’ probabile l’avvio di un lungo negoziato fra le autorità americane e la banca tedesca.

La richiesta di danni risale alla crisi dei mutui subprime, nell’ambito della quale il Dipartimento di Giustizia americano ritiene di avere individuato forti responsabilità da parte di Deutsche Bank. Il meccanismo che portò alla crisi dei finanziamenti è riconosciuto come uno degli elementi scatenanti – secondo alcuni si tratta anzi del più importante – della crisi globale economica del 2008.

La banca tedesca ha negato il proprio coinvolgimento, ma il fascicolo relativo alle indagini condotte dalle autorità americane sembrerebbe contenere prove molto consistenti a sostegno della tesi opposta. Deutsche Bank avrebbe distribuito in modo deliberato titoli cosiddetti “tossici”, favorendo l’inquinamento del mercato finanziario e l’amplificazione della bolla in seguito esplosa.

Altri istituti nel mirino, qualcuno ha già pagato

L’entità della multa è stata resa nota dal Wall Street Journal. La cifra, 14 miliardi di dollari, risulta molto più elevata di qualunque previsione. Secondo alcuni esperti, si sarebbe dovuto trattare di una richiesta fra i 3 e i 5 miliardi. A questo punto, anche altre banche europee (Barclays, Ubs, Credit Suisse e Royal Bank of Scotland) temono che dagli Usa possano arrivare richieste simili. Quanto agli istituti americani, Goldman Sachs ha versato alle autorità Usa circa 5 miliardi di dollari, mentre JP Morgan, Morgan Stanley e Citigroup hanno raggiunto un totale di oltre 20 miliardi.