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E che dire delle stecche di Skin sul palco di X Factor

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Non è stato un bello spettacolo, quello offerto dagli Skunk Anansie di Skin sul palco di X Factor in occasione del sesto live. La cantante Skin, che l’anno prossimo compirà cinquant’anni, si è presentata in pessima forma, inanellando una serie di imprecisioni vocali che, fossero uscite dalla...

Non è stato un bello spettacolo, quello offerto dagli Skunk Anansie di Skin sul palco di X Factor in occasione del sesto live.

La cantante Skin, che l’anno prossimo compirà cinquant’anni, si è presentata in pessima forma, inanellando una serie di imprecisioni vocali che, fossero uscite dalla gola di uno dei concorrenti, avrebbero comportato senz’altro l’eliminazione.

Lei se l’è cavata con l’esperienza, mettendo qualche pezza qua e là e basando la sua performance su presenza scenica e personalità (senza considerare il vestito, rubato con ogni probabilità dal set di “Hellraiser”).

Gli Skunk Anansie sul palco di X Factor

Se l’è cavata per modo di dire, perché le stecche ci sono state eccome e, in alcuni casi, le difficilissime canzoni degli Skunk Anansie ne sono uscite massacrate. Anche il timbro è sembrato un po’ alterato, perciò è probabile che ci fosse di mezzo qualche malanno di stagione, oltre che l’inevitabile incedere del tempo. Detto ciò, le stecche ci sono state. Però vanno senz’altro perdonate.

Qualche stecca non è certo un dramma

Perdonare le stecche è doveroso, oltre che per rispetto, perché le stonature fanno parte della carriera di molti cantanti e nulla tolgono, in realtà, al talento e alle capacità espressive. Se poi si considera che la compagnia degli “stonati” ospita molti più artisti di quanto si possa pensare, il perdono arriva davvero a cuor leggero.

Nessuno è perfetto

Una stecca clamorosa, per esempio, la prese perfino il grande Luciano Pavarotti al Metropolitan di New York, durante “La figlia del reggimento” di Donizetti. Lo stesso capitò addirittura a Maria Callas con il “Macbeth” di Giuseppe Verdi.

Il mondo della musica pop non fa certo eccezione. Famose sono le stecche di Mariah Carey di un paio di anni fa durante un concerto a Tokyo e qualche disavventura è capitata anche a Gianna Nannini e Patty Pravo sul palco di Sanremo. Fra le più celebri stonature live non si può non ricordare quella del di Simon Le Bon: era il 1985 e sul palco del Live Aid a Philadelphia, il cantante dei Duran Duran bucò di netto una nota di “A view to a kill”. La stecca, infondo, è aneddoto, dimostrazione di umanità anche da parte di chi nei dischi si presenta sempre impeccabile. In un certo senso, fa simpatia.