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Abuso di potere alla discoteca Makò: buttafuori massacrano ragazzo

BUTTAFUORI

Buttafuori della discoteca Makò prendono a calci e pugni un giovane cliente del locale. Spunta un video in cui è ripreso il pestaggio. Le indagini proseguono

Quattro vigilantes hanno deciso di usare violenza a un ragazzo 22enne che nella serata di sabato era uscito di casa per trascorrere una serata di divertimento al ‘Makò’, la discoteca storica di Corso Italia. Una scena davvero incredibile quella che molti presenti si sono visti scorrere davanti ai loro occhi all’alba di domenica. In un gruppo di buttafuori che facevano letteralmente a pezzi un giovane riverso per terra il quale chiedeva a gran voce pietà per il male subito. I 4 riversi sul corpo del ragazzo urlavano:

“Cosa volevi fare? Te lo facciamo vedere noi”… E giù calci e pugni. Ad assistere anche i clienti della discoteca che riportano le parole del giovane massacrato: “Era esausto, a terra, quasi immobile e con un grido disperato chiedeva ai quattro di smetterla”.

Spunta un video fornito da un presente che riprende il tutto in maniera visibilmene chiara. Dunque, c’è un documento in cui si evince un pestaggio violento da parte di quattro uomini su di uno; su ciò indaga la Squadra mobile e la Procura che al momento conferma l’accadimento. Pare, difatti, che il massacro sia stato filmato quel poco ma in realtà sia durato per più di 10 minuti.

I poliziotti sono intervenuti sul posto subito dopo le tante segnalazioni arrivate dagli spettatori decisamente traumatizzati dalla visione aggressiva e, perlopiù, gratuita. All’arrivo della volante il ragazzo era ancora a terra già assistito dal pronto soccorso del 118. Il giovane è grave con ferite alle gambe e alle braccia e il volto tumefatto. Così, viene trasportato col codice giallo all’ospedale San Martino e subito operato al setto nasale fratturato. Il medico, nonostante la gravità di salute del ragazzo, che pare abbia subito anche un trauma al fegato, comunica nel pomeriggio della giornata di ieri un decorso clinico ottimista con una prognosi di venticinque giorni.

In tutto questo calvario del 22enne c’entrano dei buttafuori, tre genovesi e un senegalese tra i 35 e i 40 anni lavoranti per una agenzia specializzata nella SECURITY, che hanno abusato del loro ruolo. Quindi, vengono interrogati in questura dalla polizia diretta dal primo dirigente Marco Calì, negando in primis gli accadimenti ma poi, messi alle strette in merito alla prova del filmato acquisito dalla Procura della Repubblica, confessando la colpevolezza ma giustificandosi così: “Abbiamo solo cercato di calmarlo, aveva già dato problemi all’interno del locale, stava litigando pesantemente con un altro ragazzo dando fastidio non poco ai clienti del locale”.

Il caso è stato messo al vaglio del sostituto procuratore di turno Federico Manotti che ha segnato i 4 vigilantes nel registro degli indagati col reato di lesioni gravi in concorso.

Purtroppo casi del genere negli ultimi tempi sono stati oggetto di cronaca frequentemente. Difatti, non si può non ricordare una MORTE per pestaggio a sangue avvenuta in una discoteca di Roma – San Salvador -, a settembre di quest’anno in cui un uomo ha rimesso la stessa vita, a causa sempre di buttafuori decisamente un po’ troppo esaltati dalla “divisa”.