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Come diventare un imprenditore agricolo

Imprenditore agricolo

Negli ultimi anni il nostro paese è stato colpito da una profonda e duratura crisi. Un graduale recessione economica che ha peggioramento notevolmente le condizioni di vita su svariati settori. Tra questi vi è senza dubbio quello lavorativo. Il tasso di disoccupazione in Italia nel 2017 ammonta...

Negli ultimi anni il nostro paese è stato colpito da una profonda e duratura crisi. Un graduale recessione economica che ha peggioramento notevolmente le condizioni di vita su svariati settori. Tra questi vi è senza dubbio quello lavorativo.

Il tasso di disoccupazione in Italia nel 2017 ammonta all’11%, due punti più rispetto alla media della zona UE. Le cifre peggiorano notevolmente considerando quella giovanile, superiore al 37%, contro la media europea del 17%. Numeri allarmanti che hanno gettato nello sconforto una grande fetta della popolazione. Un’enorme difficoltà nel cercare lavoro, non solo per chi ha un’età più avanzata, ma soprattutto per i giovani. Ragazzi neodiplomati e laureati costretti ad emigrare e a mettere in pratica all’estero le capacità acquisite durante gli anni dello studio. Un grave danno per la nostra nazione, privata delle potenzialità che possono offrire e soprattutto incapace di offrire le risorse necessarie.

Nonostante il periodo non propriamente roseo in molti sono restii a cercare un’occupazione in un altro stato, non volendo di conseguenza abbandonare la propria terra e i propri affetti. Non resta che approfittare delle poche opportunità che offre il nostro territorio, e conseguentemente mettere in circolo le proprie idee innovative nell’ambito lavorativo.

Come diventare imprenditore agricolo

Uno dei pochi settori che continua ad avere un trend positivo è quello dell’agricoltura. Il legame con la terra è ampiamente radicato nella nostra cultura. Da nord a sud dello stivale questo settore ha conosciuto un incremento della produzione e la conseguente necessità di manodopera. Un tuffo nel passato, in un mondo che sta lentamente ritornando d’attualità.

Non pochi giovani hanno compreso che è necessario assumersi alcuni rischi, cercando di lanciare una propria attività lavorativa, sfruttando ciò che di poco offre attualmente il settore economico. Tra le figure più i ascesa del momento vi è certamente quella dell’imprenditore agricolo.

Imprenditore agricolo requisiti

L’imprenditore agricolo è quella figura che svolge attività di impresa nell’ambito agricolo. Può svolgere un’attività diretta alla produzione o allo scambio di beni. L’avviamento dell’azienda è determinato dalla coltivazione di un fondo e più in generale dallo sfruttamento delle risorse della terra.

All’interno del Codice civile è possibile osservare le norme che regolano questa determinata figura. L’articolo 2135 definisce come imprenditore agricolo chi esercita alcune attività specifiche:

  • coltivazione del fondo
  • silvicoltura (coltivazione del bosco per produzione del legname)
  • allevamento del bestiame e attività connesse.
  • altre attività quali agriturismi ecc.

Nel tempo sono stati molteplici gli interventi normativi in materia. Nel 2004 è nata la figura dell’imprenditore agricolo professionale Iap.

Per intraprendere questo percorso sono infatti indispensabili, oltre l’attitudine personale, determinate competenze professionali adatte allo svolgimento di tale attività imprenditoriale:

  • acquisire una laurea nelle seguenti discipline: Scienze Agrarie, Medicina Veterinaria e Scienza delle Tecnologie Alimentari
  • dedicare a tale attività la maggior parte della propria durata lavorativa e ottenere oltre la metà del proprio reddito da essa
  • aver esercitato da almeno 3 anni un’attività agricola

Altri passi da compiere sono:

  • apertura della Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate in caso di introiti superiori a 5.000 euro.
  • iscrizione al Registro delle Imprese della locale Camera di Commercio in caso di superamento di un volume d’affari di 7.000 euro l’anno
  • aprire una posizione Inps

Agevolazioni e Incentivi

Qualora si intenda acquistare dei terreni da dedicare all’esercizio dell’attività agricola, sarà possibile avvalersi dei benefici fiscali previsti per l’imprenditore agricolo professionale o per il coltivatore diretto, oltre ad agevolazioni ed incentivi a fondo perduto. Ad esempio il fondo primo insediamento che può essere richiesto dagli aspiranti imprenditori agricoli che non superano il 40 esimo anno d’età, o il Piano di Sviluppo Rurale, ovvero dei fondi concessi dalle regioni per favorire l’avviamento di nuove attività nel campo dell’agricoltura.

Per avere informazioni specifiche in materia ci si può rivolgere al patronato della propria città o direttamente al proprio commercialista di fiducia.

Corso imprenditore agricolo professionale

In caso di mancato possesso dei requisiti esposti in precedenza è possibile partecipare ai corsi di formazione, alcuni dei quali online, validi a livello nazionale, per ottenere la qualifica professionale di imprenditore agricolo IAP. Sono organizzati da enti e regioni, a numero chiuso, con una durata di 150 ore. Molti di essi sono addirittura gratuiti. Per i corsi online, essendo le lezioni fruibili su internet, è necessario presentarsi in sede soltanto il giorno dell’esame prestabilito.

Tale qualifica IAP, in seguito al decreto legislativo del 29 marzo 2004, n. 99, può essere attribuita non solo alle persone fisiche, ma anche alle società:

  • in accomandita semplice, se i soci accomandatari possiedono già la qualifica IAP
  • di capitale, se ne è in possesso almeno un amministratore
  • di persona, se la possiede almeno un socio
  • cooperativa, se 1/5 dei soci delle cooperative di produzione e conduzione ne sono provvisti