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Domanda di disoccupazione: come farla

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Purtroppo, a causa di un licenziamento non dovuto , il lavoratore sarà costretto a presentare la domanda di disoccupazione.

Come si presenta la domanda di disoccupazione? Di seguito saranno elencati i requisiti, le modalità per l’inoltro della domanda e la durata dell’indennità.

Consigli guida per la domanda di disoccupazione

La domanda di disoccupazione può essere inoltrata da tutti coloro che hanno perso involontariamente il lavoro.

Chi ha diritto domanda di disoccupazione

  • lavoratori a tempo determinato
  • apprendisti

Chi non ha diritto alla domanda di disoccupazione

  • dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione
  • lavoratori che usufruiscono di pensione
  • operai agricoli a tempo determinato o indeterminato
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavori stagionali

I requisiti per l’inoltro della domanda

  • essere in possesso dello stato di disoccupazione.
  • aver versato almeno un contributo di 13 settimane durante i 4 anni antecedenti l’inizio della disoccupazione;
  • aver maturato effettivamente almeno trenta giornate di lavoro precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Tempi per la presentazione

La presentazione della domanda di disoccupazione va presentata all’INPS entro e non oltre il 68esimo giorno dalla data di fine contratto. A meno che il lavoratore/trice non sia in maternità, in malattia o in infortunio. In questi casi la domanda rimane sospesa fino al termine della durata dell’evento

Calcolo dell’importo

Il calcolo dell’importo dell’indennità non può superare i 1.314 euro al mese. Mentre la soglia utile al calcolo sale a 1.208,15 euro. Per ottenere la somma bisogna dividere il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicare il quoziente così ottenuto per il numero 4,33.

Dopo avere effettuato questa operazione, se l’importo che si ottiene è pari o inferiore a 1.208,15 euro, l’indennità sarà il 75% di questo importo; se invece fosse superiore, si aggiunge anche il 25% della differenza tra l’imponibile e i 1.208,15 euro. La somma non può mai superare, comunque, 1.314,30 euro mensili. L’indennità diminuisce del 3% al mese a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione.
Per i lavoratori che hanno avuto un contratto di lavoro part time, il calcolo è lo stesso: deve essere sempre considerata la retribuzione utile degli ultimi 4 anni con la percentuale del 75% dell’imponibile medio mensile. Per esempio se per un lavoratore part time risulta un imponibile medio mensile, con riferimento agli ultimi 4 anni, pari a mille euro, la somma sarà pari a 750 euro mensili che spetteranno in base alla durata calcolata.

La durata dell’indennità dipende dai contributi versati dal lavoratore nel corso degli anni, in ogni caso non può superare i due anni. La massima durata è pari alla metà delle settimane coperte dalla contribuzione nei quattro anni antecedenti il giorno della perdita dell’occupazione.