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Don Giulio Tam al raduno fascista: ci servono i kamikaze cristiani

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L'integralismo e il fanatismo cristiano, sebbene molto meno pubblicizzato di quello islamico, è presente anche in Italia. Certo, il fenomeno è più ridotto ma esiste. L'intolleranza in nome di Dio, la violenza in nome di Dio, chi più chi meno, nessuna religione n'è immune. I fanatici, purtroppo,...

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L’integralismo e il fanatismo cristiano, sebbene molto meno pubblicizzato di quello islamico, è presente anche in Italia. Certo, il fenomeno è più ridotto ma esiste. L’intolleranza in nome di Dio, la violenza in nome di Dio, chi più chi meno, nessuna religione n’è immune. I fanatici, purtroppo, sono ovunque. Don Giulio Tam, ex prete perché scomunicato per le sue dichiarazioni vergognose, ha preso parte al raduno dei nostalgici fascisti di domenica scorsa al sacrario di Mussolini. vatican Insider riporta il farneticante discorso dell’ex prete:

«Gli islamici ci danno un esempio grande, loro si fanno saltare in aria per la fede –ha scandito oggi a Predappio il padre spirituale dei nostalgici mussoliniani, don Giulio Tam.Tutti i nostri camerati ci stanno guardando dal cielo. E’ arrivata l’immigrazione, adesso tocca a voi difendere il Paese. Dobbiamo attirare le forze divine per fare le prossime battaglie: è un dovere di ogni italiano difendere la propria patria»

sbaglia chi pensa che Giulio Tam sia un caso isolato. La storia ci ha presentato altri uomini di Chiesa difensori del fascismo, dell’intolleranza, della violenza, gente come don Gino Artini, don Angelo Baroni, fra Galdino, don Alberico Manetti, don Antonio Bruzzesi, fra Ginepro da Pompeiana, don Ettore Civati che addirittura partì volontario in Albania. Una lunga lista di uomini che avrebbero dovuto porgere l’altra guancia e che invece predicavano il rosario e il manganello.

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