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Donald Trump rischio per l'equilibrio economico del pianeta

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L'agenzia di rating Fitch contro il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: la sua politica rappresenta un rischio per l'equilibrio del pianeta. Secondo l’agenzia di rating Fitch, le politiche del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump rappresentano un rischio per lâ...

L’agenzia di rating Fitch contro il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: la sua politica rappresenta un rischio per l’equilibrio del pianeta.

Secondo l’agenzia di rating Fitch, le politiche del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump rappresentano un rischio per l’equilibrio economico del pianeta. Il problema sarebbe soprattutto uno, ovvero la perdita di “prevedibilità” della politica statunitense.

“L’amministrazione Trump”, hanno scritto da Fitch, “rappresenta un rischio alle condizioni economiche internazionali e ai fondamentali globali dei rating’’ e la “prevedibilità politica americana è diminuita, con l’accantonamento dei tradizionali canali di comunicazione e gli anticipati cambiamenti nelle politiche con implicazioni globali’’.

La politica del nuovo presidente Donald Trump

Secondo l’agenzia, gli elementi che finora sembrerebbero aver caratterizzato le scelte del nuovo presidente, cioè “la possibilità di cambiamenti distruttivi alle relazioni commerciali, la diminuzione dei flussi di capitale internazionali, limiti alla migrazione che possono influenzare le rimesse’’, concorrono tutti a formare un quadro di “rischio primario al rating”. A questo si aggiunge lo scenario politico teso, dove gli scontri possono dare un contributo a ”prolungare la volatilità delle valute e di altri mercati finanziari’’.

Se questi rischi dovessero concretizzarsi, potrebbero “offrire un contesto sfavorevole per la crescita economica, mettendo sotto pressione i conti pubblici con implicazioni negative per alcuni rating’’. Per contro, Fitch ha posto in evidenza alcuni elementi positivi che le mosse dell’amministrazione Trump sembrano suggerire, come “l’investimento sulla infrastrutture americane, l’attenzione alla riduzione delle regole e la possibilità di un taglio delle tasse, assumendo che i tagli non si traducano in un aumento proporzionale del deficit e del debito americano’’.

“Al momento”, è però la conclusione, “la bilancia dei rischi punta verso un risultato globale meno favorevole. L’amministrazione ha abbandonato la Trans-Pacific partnership, ha confermato la rinegoziazione del North American Free Trade Agreement, rimproverato le aziende americane che investono all’estero minacciando sanzioni e accusato diversi paesi di manipolare le proprie valute a svantaggio degli Stati Uniti’’.