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Dosi di cannabis ritrovate nascoste dentro la statua della Madonnina

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Cannabis dentro la Madonnina di Pontedecimo. Ragazzi spacciatori della sostanza celavano 10 dosi all'interno dell'oggetto sacro. Due passanti hanno visto e segnalato alla polizia

Il ritrovamento è avvenuto in via Campomorone. Ben 10 dosi di cananbis sono state ritrovate all’interno della Madonnina che è posta in una delle vie principali di Pontedecimo.

A trovarle ieri sera le volanti dell’ufficio prevenzione generale della questura che hanno avviato una indagine.

Cannabis, indagini, il sospetto

Il sospetto è che la statua sia stata usata quale feticcio blasfemo, rispetto alla morale della religione cattolica, per il fine di spaccio della cannabis. Un vero e proprio nascondiglio strategico che molto probabilmente andava inosservato da un lungo periodo di tempo. Gli spacciatori utilizzavano tale stratagemma, dunque. Più precisamente la polizia è potuta risalire a un pusher.

Alcuni abitanti della zona avevano già segnalato la cosa settimane prima al ritrovamento attraverso il commissariato di Cornigliano – competente sulla Valpolcevera -. Con una intensa attività di spaccio, quindi, proprio nella zona che va avanti oramai da troppo tempo.

Il sospetto ricade anche sul fatto che molti ragazzini si avvicinassero spesso alla statuetta sacra per acquistare lo stupefacente. Difatti, la conclusione più probabile da parte degli investigatori ricade sulla eventualità certa che proprio un giovine di questi abbia lasciato le dosi di cannabis nella Madonnina.

Un improvvisato ritrovamento, dunque, in una statuetta che riproduce la Madonnina grazie all’avvertimento di due passanti. Così emerge dalle ultime notizie.

Gli abili osservatori hanno da subito chiamato la polizia e immediatamente sono arrivate le volanti, che hanno sequestrato la droga e avviato le indagini. Indagini che stanno oltremodo proseguendo.

Cananbis, cos’è?

La cannabis – o marijuana, hashish e altre denominazioni-, è una droga viene estratta dalla pianta della canapa. Il principio attivo è il THC o tetraidrocannabinolo, che è responsabile degli effetti su alcuni sistemi cerebrali determinanti per la vita (endocannabinoidi) e delle stimolazioni producono effetti percepiti come piacevoli delle persone.

Hashish e marijuana solitamente si fumano, ma possono anche essere utilizzate negli alimenti come, ad esempio, i dolci.

La sigaretta fatta a mano con cartine, filtri di cartoncino e tabacco mischiato alla cannabis, determina il metodo di assunzione più comune; vengono ulteriormente utilizzate anche coni di bottiglia, pipe e svariati mezzi di assunzione.

Esiste anche la cannabis terapeutica, ed è la parte dell’uso della cannabis più importante: L’Israele è uno dei Paesi più futuristi rispetto all’uso della cannabis e del suo studio scientifico. E’ la sede nella quale il dottor Raphael Mechoulam nonché padre della ricerca sui cannabinoidi, ha isolato per primo il TH. Israele con i suoi 8 milioni di abitanti, nel 2016 contava oltre 30mila pazienti; nel 2016 sono state dispensate circa 11,5 tonnellate di cannabis con 2 milioni di investimento in danaro da parte del governo.
In Canada, i pazienti che hanno ricevuto l’autorizzazione a coltivare cannabis sono 10mila. A partire dal 31 agosto scorso sono stati registrati 10.547 pazienti autorizzati rispetto ai 6.880 registrati alla fine del giugno 2017, con un aumento del 50% in soli due mesi. Dunque in Canada ci si registra e si accede alla cannabis. Qui in Italia ancora no.