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Dottoressa violentata, Lorenzin e Gucciardi: 'Interventi drastici'

dottoressa

Una dottoressa è stata stuprata per ore dal suo violentatore. Il ministro Lorenzin e l'assessore Guicciardi chiedono interventi drastici.

Terribile stupro nel Catanese

Gli stupri macchiano ancora la cronaca. La vittima è stata in balia del suo aggressore per ore, sequestrata e violentata mentre stava svolgendo il suo lavoro di medico nell’ambulatorio di Trecastagni, a Catania. Secondo una prima ricostruzione l’assalitore, Alfio Cardillo — un operario 26enne originario di Santa Venerina e con piccoli precedenti alle spalle per maltrattamenti — sarebbe entrato nella notte fra lunedì e martedì nella guardia medica del paese etneo dicendo di dover ricevere cure.

Non appena è riuscito a entrare ha rotto il telefono fisso dell’ufficio e disattivato il pulsante che fa scattare l’emergenza alla sala operativa del 112 per impedire che la dottoressa, di 51 anni, potesse dare l’allarme. Cardillo avrebbe poi dato in escandescenze, danneggiando alcuni arredi della stanza e avrebbe sequestrato per 2-3 ore e violentato “più volte” la dottoressa. Poi la poveretta è riuscita a divincolarsi e ha iniziato a urlare. Una vicina ha sentito le urla e ha svegliato il marito che dal balcone ha visto la scena e ha avvertito subito le autorità.

La testimone

“L’ho sentita gridare ‘aiuto, aiuto’ e ho immaginato che cosa stesse accadendo, per questo ho chiamato i carabinieri (un equipaggio del Nucleo radiomobile della compagnia di Acireale, ndr) che sono arrivati in pochissimi attimi”, è la testimonianza della signora Michela L. che abita davanti alla guardia medica. “Ho svegliato mio marito che si è affacciato dal balcone – ha aggiunto – abbiamo visto la dottoressa uscire urlando terrorizzata, assieme a un uomo con i pantaloni ancora abbassati. Sono arrivati i carabinieri che hanno soccorso la donna chiamando un’ambulanza e arrestato l’uomo”.

Sull’accaduto ha aperto un’inchiesta la Procura di Catania.

dottoressa

Reazione di Beatrice Lorenzin

Molte le reazioni innescate da questo episodio ad iniziare da quella della ministra della Sanità. “L’episodio che è accaduto a Catania, è orrendo. Il tema della sicurezza degli ospedali, che poi in Sicilia ha riguardato una serie di casi, mi preoccupa molto e ho convocato oggi una riunione per cercare di capire se dietro questo caso c’è qualcosa di più profondo e come possiamo intervenire”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, commentando l’episodio dell’aggressione. “L’episodio di Catania – sottolinea – è avvenuto in un luogo che dovrebbe essere sicuro, dentro la guardia medica dove lavorano per la maggior parte dei casi donne. Non possiamo permettere che il luogo che dovrebbe essere sicuro per eccellenza, divenga un luogo dove può accadere tutto”.

“Abbiamo avuto purtroppo anche morti, persone che sono state aggredite – ha proseguito Lorenzin – e questo tema della sicurezza negli ospedali, che in Sicilia si è susseguito con una serie di casi, mi preoccupa moltissimo. Per questo ho convocato oggi una riunione al ministero, per cercare di capire se dietro questi casi c’è qualcosa di più profondo e come intervenire. La riunione sarà con i nostri tecnici e poi naturalmente- ha concluso – ne parleremo anche con la Regione Sicilia”.

Baldo Guicciardi d’accordo con Lorenzin

“Quello delle aggressioni ai medici in generale – dice l’assessore regionale Baldo Gucciardi – è un fenomeno inquietante che richiede interventi drastici, ma anche una riflessione urgente sulla deriva sociale da cui scaturiscono comportamenti criminali e animaleschi. Per questa ragione – aggiunge l’assessore – sono d’accordo col ministro alla Salute Beatrice Lorenzin sulla necessità di un confronto su come intervenire in termini di sicurezza”.