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Dove è sepolto Renato De Pedis

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Enrico De Pedis, chiamato Renatino, è un criminale che ha fatto parte dell’organizzazione malavitosa romana denominata “la banda della Magliana”. Cresciuto nel quartiere romano di Trastevere, De Pedis comincia a fare qualche scippo prima di diventare abile rapinatore. Nel 1974, a vent’ann...

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Enrico De Pedis, chiamato Renatino, è un criminale che ha fatto parte dell’organizzazione malavitosa romana denominata “la banda della Magliana”. Cresciuto nel quartiere romano di Trastevere, De Pedis comincia a fare qualche scippo prima di diventare abile rapinatore. Nel 1974, a vent’anni, viene arrestato per la prima volta. Qualche anno dopo, nel 1977, torna in carcere per aver commesso una rapina. Renatino è piuttosto noto per la cura maniacale della propria immagine, pare che molti lo soprannominassero “il bambolotto”. Nel 1989 De Pedis fu attratto in un imboscata ed ucciso: da tempo non divideva più i bottini e i proventi dell’attività criminale con i suoi ex complici carcerati e le loro famiglie, e si era messo a capo di una fazione opposta a quella dei maglianesi. La sua salma fu inizialmente posta nel cimitero del Verano, in seguito venne trasferita nella cripta della basilica di Sant’Apollinare a Roma.

Era stata la vedova De Pedis a chiedere che l’uomo fosse sepolto qui, per suo esplicito volere. Il Vicariato di Roma glielo concesse, in deroga al diritto canonico, perché pare che De Pedis fosse un benefattor nei confronti dei poveri che frequentavano la Basilica romana. A seguito di un articolo apparso sul Messaggero nel 1997 che riaccese le polemiche, fu mossa un’interrogazione sull’argomento, a seguito della quale venne inibito al pubblico l’accesso alla cripta. Il 18 Giugno 2012, concluse le indagini sulla sepoltura di De Pedis, la salma fu trasferita al cimitero di Prima Porta, in seguito venne cremata.