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Due ma non due, una rilettura originale di Pirandello

FLYER Brancaccino

Partendo dalla novella di Pirandello "O di uno o di nessuno", Marinella Anaclerio tira fuori dal cilindro, "2 ma non 2", una rappresentazione davvero ben concepita e mai scontata. Ed è un lavoro tutto suo, perché ne cura anche l'adattamento. Assistiamo a momenti di forte intensità troppo spess...

Partendo dalla novella di Pirandello “O di uno o di nessuno”, Marinella Anaclerio tira fuori dal cilindro, “2 ma non 2”, una rappresentazione davvero ben concepita e mai scontata. Ed è un lavoro tutto suo, perché ne cura anche l’adattamento.

Assistiamo a momenti di forte intensità troppo spesso smorzati da qualcosa che resta inespresso, o realizzato sotto forma di un’espressività a tratti acerba, un po’ troppo ostentata, ma con una grande sincerità di fondo e con tanta, tanta passionalità. Una passione che è facile avvertire in ogni battuta, ma qualche ingenuità viene commessa dagli attori: si avverte infatti una tensione che non sempre fuoriesce nella sua totalità.

Anaclerio ci regala scelte registiche vincenti e immagini d’impatto, affiancate da una narrazione fluida che accompagna lo spettatore fino alla fine senza intoppi né tempi morti. Azzeccata la figura del Pirandello narratore e confidente degli irrequieti protagonisti, decisamente meno quella del figlio di Melina.

In definitiva lo spettacolo è originale, scorrevole e curato in ogni dettaglio. Sicuramente un’ottima occasione per conoscere e rileggere una delle più avvincenti opere minori del drammaturgo siciliano, una delle poche in cui emerge un antifascismo neanche troppo velato.

Roberta Biondi e Paolo Cocuroccia