> > È fallita l'EAVBUS

È fallita l'EAVBUS

default featured image 3 1200x900

Napoli - É sempre più dramma occupazionale a Napoli. L'azienda di trasporto pubblico Eavbus è stata dichiarata fallita. Un fallimento decretato dal Tribunale di Napoli per un 600mila euro, un cifra cui forse si poteva far fronte con un adeguato piano di rientro. In gioco c'è il destino di ol...

20121116-142736.jpg

Napoli – É sempre più dramma occupazionale a Napoli. L’azienda di trasporto pubblico Eavbus è stata dichiarata fallita. Un fallimento decretato dal Tribunale di Napoli per un 600mila euro, un cifra cui forse si poteva far fronte con un adeguato piano di rientro. In gioco c’è il destino di oltre un migliaio di dipendenti. In queste ore sono in corso veementi proteste da parte del tribunale. Un autobus è stato messo di traverso sui binari della Cumana, in località Agnano. Paolo Romano, presidente del Consiglio Regionale – riporta l’Adnkronos – tuona:

“Il fallimento di Eavbus e’ uno schiaffo ingiustificato e immeritato tanto alla politica di rigore del Governo Caldoro, quanto alle migliaia di lavoratori che rischiano il loro impiego, nonche’ a tutti i cittadini campani che usufruiscono del trasporto pubblico locale”. Cosi’ il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano.

“Senza voler mettere in dubbio l’iter procedurale certamente trasparente ed ineccepibile – aggiunge Romano – e’ inspiegabile che si dichiari il fallimento di una societa’ pubblica per motivi meramente ragioneristici e a causa di un debito grave, ma non certo esorbitante o irreparabile. Mi chiedo a chi convenga questo fallimento, che mette a rischio posti di lavoro, che apre la corsa al recupero crediti, che per il Governo comporta un impiego di risorse di gran lunga maggiore che se avesse sostenuto gli sforzi fatti dalla Governo Caldoro per ripianare il debito, accogliendo nostra richiesta di estendere il fondo di rotazione alle Regioni per far fronte all’ormai cronica crisi di liquidita’”.

“Le nostre buone ragioni – conclude Romano – insieme al nostro impegno ed alla nostra buona amministrazione sono state ancora una volte penalizzate da un Governo poco attento alle esigenze del Mezzogiorno e da parlamentari che,evidentemente,non hanno interesse o autorevolezza tali da farsi portavoce a Roma delle problematiche della Campania”.