Investire in una piccola edicola? Tutto quello che c’è da sapere su un business sorprendente
Noleggi, acquisti, licenze costi e possibilità di guadagno in un mestiere che regge al tempo
EDICOLA, HA ANCORA UN SENSO? – Molto spesso si pensa ad un’edicola semplicemente come ad un luogo che vende giornali di diverse uscite (quotidiano, settimanale ecc.) e poichè l’editoria ormai sta rapidamente lasciando il passo al digitale, si dubita che un’attività del genere possa avere successo. Invece in realtà le cose non stanno esattamente così: ci sono diversi tipi di giornali la cui lettura cartacea resta ancora preferibile a quella online, vuoi per il contenuto altamente specifico (come determinati mensili) vuoi perchè magari a fascicoli e con determinati gadget. Ecco, un altro degli aspetti da non sottovalutare è proprio il fatto che ormai un’edicola non vende più solo editoria ma anche altro, ad esempio piccoli gadget, biglietti per i principali mezzi pubblici r soprattutto, cosa più importante, vende informazioni! Ancora oggi l’edicolante può essere il cicerone più affidabile, come succede ad Ischia, dove ormai le edicole si sono trasformate in veri e propri infopoint ed ovviamente, come molti altri luoghi italiani, vendono guide della città.
COME APRIRE UN’EDICOLA – Innanzitutto bisogna scegliere se comprare un’edicola già avviata oppure crearne una ex novo. Nel primo caso ci toglieremmo molti impicci perchè avremmo già di base licenze, fornitori e una piccola clientela. Nel secondo caso, invece, si parte praticamente da zero e bisognerà innanzitutto avere la specifica licenza comunale (ogni comune fa storia a sè in questo, quindi è impossibile dare indicazioni generiche), altro indispensabile passaggio sarà quello di aprire una regolare posizione alla Camera di Commercio del territorio di appartenenza. Infine, per quanto riguarda i fornitori, i contatti saranno dati dalla FIEG, ovvero Federazione Italiana Editori di giornali. Restano ancora però dei passaggi importanti kegati ai costi: oltre a quelli della burocrazia ci saranno le spese riguardanti il fitto del negozio o l’acquisto o il noleggio del chiosco. In quest’ultimo caso bisognerà chiedere anche la licenza di occupazione suolo dal Comune. Infine si devono aggiungere i costi dovuti ai fornitori, sebbene per i giornali invenduti esista un reso.