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Edoardo Leo, nuovo film: Che vuoi che sia

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Che vuoi che sia: il nuovo film di Edoardo Leo, uscito nelle sale il 9 novembre E' uscito il 9 novembre nelle sale cinematografiche italiane il tanto atteso film del regista Edoardo Leo, intitolato “Che vuoi che sia”. Si tratta di una commedia dai contorni molto amari e piccati che vede come pr...

Che vuoi che sia: il nuovo film di Edoardo Leo, uscito nelle sale il 9 novembre

E’ uscito il 9 novembre nelle sale cinematografiche italiane il tanto atteso film del regista Edoardo Leo, intitolato “Che vuoi che sia”. Si tratta di una commedia dai contorni molto amari e piccati che vede come protagonisti una coppia di trentenni condannati al mondo del lavoro caratterizzato dall’odierna precarietà: lei Anna, una supplente di matematica con il miraggio lontano di vedersi assunta in ruolo nel corpo docente, lui un ingegnere informatico ridotto a “ripulire” computer infestati da virus e per finanziare un progetto innovativo, Claudio crea un account di crowdfunding per raccogliere fondi e risorse economiche ma gli utenti ne contribuiscono in modo del tutto insufficiente. Una sera la giovane coppia, presa dal delirio e dall’umiliazione, decide di ubriacarsi e registrano in video una promessa: se riusciranno a raggiungere l’obiettivo del crowdfunding e a finanziare il proprio progetto imprenditoriale, filmeranno una notte di sesso coniugale e la renderanno visibile a coloro che hanno dato il loro sostegno economico. Claudio posta il video e le offerte cominciano a pervenire a cataste, a nulla servono i tentativi della coppia di cancellare l’account. La giovane coppia deve confrontarsi con le reazioni del mondo virtuale e reale della loro iniziativa disperata di porre una soluzione ai lori problemi economici.

Con questa trama il regista Edoardo Leo cerca di ruotare le riprese intorno ad una domanda esistenziale: “Che prezzo ha oggi la nostra intimità?”. “Il mio prezzo è l’incasso del film“, ha risposto ridendo, il regista Leo. “L’idea è venuta da una storia di Alessandro Aronadio e Renato Sannio che abbiamo profondamente cambiato per raccontare la ferocia dei social network e nello stesso tempo per affrontare un tema eterno: quanto costa la nostra privacy? Mi sembravano gli ingredienti perfetti per una commedia“.

Attualmente, per come mi stanno andando le cose, dico che la mia intimità non ha prezzo“, interviene Anna Foglietta, la protagonista del film;Io non ho un’intimità, lo sapete benissimo, quindi, se c’è qualcuno disposto a ‘investire’, io ci sono“, risponde Rocco Papaleo che nel film interpreta un parente acquisito del giovane ingegnere Claudio.

Edoardo Leo giunge al quarto film con una parabola di tipo ascendete iniziata con 18 anni dopo e proseguito con Buongiorno papà e Noi e la Giulia, con l’uscita di questa commedia amare Che vuoi che sia. Al centro della storia c’è il diritto al lavoro, perché ciò che Claudio e Anna cercano non è il guadagno facile ma un adeguato riscontro alla propria fatica e preparazione. Una realtà quotidiana che molti giovani oggi si trovano ad affrontare e scontrare sul mercato del lavoro. Segue in uno stretto rapporto causa-effetto, il diritto a farsi una famiglia, a crearsi una casa che non è un problema di fertilità ma soprattutto di possibilità economica. La sceneggiatura, firmata da Leo insieme a Marco Bonini, Alessandro Aronadio e Renato Sannio, effettua un “lavoro di cesello per creare una polifonia di voci: quelle dei genitori di Claudio e Anna (magistrali Bebo Storti e Massimo Wertmuller), quella ambigua e controtendenza dello zio Franco (Rocco Papaleo, contrappunto comico alla tragicità inerente alla vicenda), quelle anonime e vessatorie degli internauti affamati di selfie e di carne fresca per la gogna mediatica”.
Con Leo l’attrice ha già in precedenza lavorato: “Edoardo regista è molto serio a differenza di Edoardo uomo e amico, che è goliardico. Il regista raggiunge livelli di autismo preoccupanti, non stacca mai, ha una visione totale, e poi, essendo attore, poi, ti fa capire come avvicinarti al personaggio. Edoardo è umile, ti fa rivedere una scena più volte, la mette in discussione insieme a te, quindi lavorare con lui è un arricchimento. Lo stimo tanto, come me viene un po’ dal basso, abbiamo fatto molta gavetta e quindi siamo detti: ‘Questo è il nostro film, divertiamoci, ma giochiamocela bene questa carta’, è ciò che Anna racconta, descrivendo e lasciando trasparire il rapporto di amicizia con il Regista.

Nemmeno il fotografo Franco, interpretato da Rocco Papaleo brilla per simpatia: “Il mio personaggio è un po’ una testa di cazzo, una delle mie caratteristiche è che non sono uno che entra nei personaggi, sono pigro, però qui mi sono dovuto confrontare con un progetto che rifletteva una realtà che Edoardo voleva indagare in profondità e quindi ho cercato di abbracciarlo quest’uomo un po’ vinto dalla vita. Alla fine, ho veramente adorato questa occasione che la sorte mi ha riservato. Sul set mi sono sentito a mio agio come non mai. Edoardo e Anna sono due super-attori. Erano bravissimi e spontanei, e le giornate in quella casa di merda dove faceva un caldo assurdo perché Leo aveva bisogno di un luogo claustrofobico le ricordo con passione, là dentro fra noi scorreva sensualità, una sensualità emotiva che raramente ho provato al cinema”.