> > Eduardo De Filippo diventa una serie tv. Ecco la Napoli di primo Novecento

Eduardo De Filippo diventa una serie tv. Ecco la Napoli di primo Novecento

Eduardo De Filippo diventa una serie tv. Ecco la Napoli di primo Novecento

La fiction sarà diretta da Mario Martone. Eduardo, maestro del teatro italiano, rivivrà sul piccolo schermo assieme al ritratto della sua amata Napoli.

Eduardo De Filippo. Un nome, la storia. Il celebre maestro del teatro italiano, nonché protagonista del Novecento europeo, diventerà una serie tv. E dietro la macchina da presa ci sarà il famoso regista Mario Martone. Il progetto, di respiro internazionale, sarà prodotto dalla società Publispei.

Una nuova sfida per il regista Martone

Per Martone, si tratta di una nuova sfida. E’ la prima volta, infatti, che si cimenta alla regia di una serie tv, dopo le sue numerose esperienze sia al cinema che a teatro. Nel suo bagaglio di esperienze, si annoverano pellicole pluripremiate come “L’Amore Molesto”, “Il Giovane Favoloso”, “Morte di un matematico napoletano” e più recentemente, per quanto riguarda il teatro, il classico dello stesso Eduardo De Filippo intitolato “Il sindaco del rione sanità”.

All’interno di quest’ultimo progetto, perciò, Martone avrebbe elaborato, assieme a Ippolita di Majo, una trama che percorre un’intera e irripetibile stagione all’interno della scena della cultura europea. E’ quella della Napoli del primo Novecento, in cui spiccavano l’indimenticato Eduardo Scarpetta e la sua leggendaria famiglia di geni teatrali, a cominciare dai figli Peppino, Titina e, per l’appunto, Eduardo De Filippo. Ma anche il loro fratello in arte, il principe Antonio De Curtis, Totò.

La serie targata Publispei, quindi, non sarà soltanto una mera e semplice biografia, bensì il grande ritratto popolare di un’epoca e di una famiglia. Ma soprattutto di una città il cui mito è vivo ancora oggi in tutto il mondo.

Eduardo De Filippo: una pennellata di ricordi

Eduardo De Filippo nasce a Napoli, nel 1900 e muore a Roma, nel 1984. E’ stato drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta. Ma soprattutto, è universalmente considerato come uno dei maggiori artisti italiani del Novecento. E’ stato autore di numerose opere teatrali, che lui stesso ha messo in scena e interpretato. E ha lavorato moltissimo anche nel cinema. Per i suoi meriti artistici e per i suoi innumerevoli contributi alla cultura, venne nominato senatore a vita dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Inoltre, venne anche candidato per il Premio Nobel per la Letteratura.

La commedia più nota e da tutti ricordata è “Natale in casa Cupiello“. L’opera venne portata in scena, per la prima volta, al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931. Una data che segna l’avvio della felice esperienza della Compagnia del “Teatro Umoristico I De Filippo”. La trama ruota attorno a un pranzo natalizio che viene scompaginato dal dramma della gelosia. Sullo sfondo, infatti, si staglia il ritratto tragicomico del protagonista. Luca Cupiello è una figura ingenua, un vecchio con comportamenti fanciulleschi ma immerso nelle sue fantasie e nel suo amore per il presepe. Passione a cui si dedica, incurante delle tragiche vicende familiari che gli aleggiano attorno. E’ una commedia dai forti aspetti autobiografici, sebbene mai realmente confermati dall’autore. I nomi dei protagonisti, ad esempio, Luca e Concetta, sono gli stessi dei nonni di Eduardo.

Oltre ad aver contribuito a influenzare la carriera artistica di molti suoi colleghi, Eduardo mise a disposizione le proprie capacità anche come insegnante. Venne, infatti, incaricato dall’Università “la Sapienza” di Roma di ricoprire il ruolo di docente a contratto di Drammaturgia, tra il 1981 e l’82.