Sabrina Rossi Egitto colpito da un gravissimo attacco terroristico. Circa 185 morti e oltre 125 persone ferite è il primo bilancio delle vittime dell’attacco avvenuto stamattina in una moschea di Bir al- Abed, ad occidente della città di Al Arish. A seguito della consueta preghiera del venerdì, i fedeli si apprestavano ad uscire dal luogo di culto. L’esplosione sarebbe avvenuta proprio in quel momento. Alcuni ordigni erano stati posizionati intorno al perimetro della moschea. Nessuno scampo nemmeno per le persone non colpite in un primo momento dalle deflagrazioni. Attentatori armati hanno scatenato il fuoco sulle centinaia di fedeli che tentavano la fuga. Non c’è ancora nessuna certezza sull’identità del gruppo. I primi sospetti delle autorità egiziane ricadono su gruppi islamisti attivi in tutta la regione del nord del Sinai.
Attentato Egitto oggi
Ad essere colpita è una moschea situata nella regione a nord del Sinai. La zona è notoriamente una roccaforte della tribù Sawarka, conosciuta anche per essere una delle principali collaboratrici nella lotta contro l’Isis. A dare la notizia sono alcuni giornalisti dell’Ansa. L’attacco è avvenuto a seguito della consueta preghiera del venerdì, giorno sacro per i fedeli. Dopo aver piazzato alcuni ordigni all’interno della moschea, i terroristi hanno aperto il fuoco sulle persone in fuga. All’arrivo delle ambulanze per il primo soccorso, gli spari hanno raggiunto anche i paramedici. La moschea è stata comunque raggiunta dai soccorritori che hanno potuto prestare le prime cure ai feriti. Intanto, i terroristi sono attualmente in fuga. Nessuna rivendicazione che dia un’identità definita al gruppo. Nel frattempo il presidente egiziano al-Sisi ha convocato un incontro con i responsabili della sicurezza e l’esercito.
Attentato oggi
L’attacco di stamane in Egitto è avvenuto in una zona strategica della nazione. La tribù Sawarka è nota per la sua collaborazione con l’autorità egiziane e l’esercito nella lotta congiunta contro il sedicente stato islamico. La moschea dove è avvenuta la strage si trova esattamente a 60 kilometri di distanza dalla città di Al Arish, capoluogo del Sinai del nord. La zona è strategica anche perchè situata lungo l’autostrada che è percorsa normalmente anche da viaggiatori ed automobilisti di passaggio. Qualche centinaio di fedeli era presente all’interno del luogo al momento dell’esplosione degli ordigni. Sarebbero state bruciate anche auto dei fedeli parcheggiate all’esterno della moschea. Il primo bilancio ci parla di oltre 185 morti e 125 feriti, tuttavia le cifre sono comunque in aggiornamento.
Bomba Egitto
Intanto il presidente dell’Egitto Abdel Fattah Al Sisi ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Sono solo di qualche giorno fa le sue dichiarazioni che descrivono una nazione in netto miglioramento dal punto di vista dell’ordine. Il presidente aveva sottolineato di aver fatto un decisivo passo in avanti nella lotta al terrorismo pur essendo consapevole di dover ancora fare tanto. Solidarietà all’Egitto da tutto il mondo. Si è esposto nelle ultime ore anche Al-Azhar, il centro teologico e universitario dell’islam sunnita, con una forte condanna per il gesto subito. A riferirlo è l’agenzia Mena che ha citato le parole di Ahmed al-Tayeb, Imam del centro.
Gentiloni su attacco in Egitto
Il premier italiano Gentiloni ha manifestato tutta la sua vicinanza all’Egitto per il gravissimo attacco. Lo ha fatto tramite un tweet postato sul suo profilo. ‘Orrore per la strage terroristica nella moschea‘ ha scritto. Il post prosegue con la dichiarazione di solidarietà per tutte le famiglie colpite. Intanto il bilancio dei morti continua a salire. Le ultime stime rilevate parlano di oltre 200 morti e oltre 125 ferite.
