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Egitto, bomba alle urne: 5 morti

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Alle 9 di questa mattina l'Egitto è tornato alle urne per il voto sul referendum riguardante la nuova Costituzione, votazione voluta dal regime al potere grazie alle Forze Armate. Il voto sembrava avere riportato un barlume di normalità al Paese, ma una bomba è esplosa provocando cinque morti (s...

bobaAlle 9 di questa mattina l’Egitto è tornato alle urne per il voto sul referendum riguardante la nuova Costituzione, votazione voluta dal regime al potere grazie alle Forze Armate. Il voto sembrava avere riportato un barlume di normalità al Paese, ma una bomba è esplosa provocando cinque morti (secondo fonti della sicurezza interna sarebbero almeno otto) negli scontri tra sostenitori dei Fratelli Musulmani, scesi per le strade per respingere il colpo di stato militare, e le forze di polizia. Gli inizi degli scontri erano avvenuti questa mattina presto quando una bomba è esplosa senza fare feriti nel quartiere di Inbaba. Gli oltre trentamila seggi rimarranno aperti, oggi e domani, sino alle 21, chiamando circa 52 milioni di egiziani al voto per la terza nuova Costituzione dall’inizio della rivolta del 25 gennaio del 2011.

Ai votanti vanno inoltre aggiunti circa 680 mila espatriati che hanno già espresso il loro voto l’8 e il 9 gennaio presso le ambasciate estere. La consultazione, la prima dopo il colpo di stato militare con cui il 3 luglio fu destituito l’allora presidente Mohamed Morsi, è considerata un banco di prova per le aspirazioni presidenziali del vero uomo forte egiziano: il generale Abdel Fattah al-Sisi, ministro della Difesa e comandante dello stato maggiore interforze, ritenuto l’ideatore e lo stratega del rovesciamento di Morsi.