Emanuele Ruggerone Angela Merkel non è più l’esponente politico più popolare della Germania. Non accadeva da dieci anni. Al suo posto, adesso, c’è Martin Schulz.
Fra i principali, a livello europeo, appuntamenti politici del 2017 ci sono senz’altro le elezioni di quest’autunno in Germania. Elezioni alle quali l’attuale Cancelliera Angela Merkel ha deciso di presentarsi per concorrere per il suo quarto mandato da numero uno di Berlino. Non di meno, elezioni che, per lei e per la CDU, si preannunciano difficili come non mai.
Al momento, tanto per cominciare, Angela Merkel non è il politico più popolare della Germania. E’ la prima volta che questo accade negli ultimi 10 anni. Il ruolo spetterebbe adesso al candidato socialdemocratico Martin Schulz, presidente uscente del Parlamento Europeo, che raccoglierebbe circa il 50% dei consensi contro il 34% di Angela Merkel.
Sebbene quindi nei sondaggi l’Unione Cristiano Democratica rimanga in testa, la sua leader sembra avere perso molto del suo appeal. La CDU, peraltro, risulta comunque in calo consistente, dal momento che è passato dal 34% al 28%, vedendosi ridurre il margine di vantaggio sui socialdemocratici da 16 a 6 punti percentuali nelle ultime settimane.
Amatissimo Martin Schulz, l’uomo nuovo che la Germania vorrebbe
Martin Schulz sembra avere una storia che il popolo tedesco considera interessante. E’ un ex promessa del calcio la cui carriera è stata stroncata da un infortunio. Per questo si è rifugiato nell’alcool, una situazione dalla quale ha però avuto la forza di uscire reinventandosi uomo politico di primo piano, da tutti considerato abile e, a questo punto, forte di una buona esperienza, soprattutto in campo europeo.
Secondo diversi analisti, il successo di Angela Merkel è a rischio perché la Germania vuole un uomo nuovo, che sia in grado di ridare spinta al Paese, che lo sappia rinnovare. Nonostante l’opinione diffusa, infatti, la Germania non ha un’economia in forte crescita. Anzi, il problema sembra essere soprattutto l’assenza di una spinta dinamica, visto che Berlino ha un tasso medio di crescita per abitante dello 0,51%, valore che solo Italia e Grecia, nell’area euro, hanno più basso (dati FMI).
