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Emigrazione italiana oggi: 100 mila giovani all'estero nel 2015

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Gente che emigra per venire in Italia e gente che se ne va, oggi come avveniva tra Ottocento e Novecento, soprattutto per cercare lavoro altrove, visto che qui “non ce n’è”. Un rapporto della Fondazione Migrantes intitolato “Italiani nel Mondo” reso noto proprio oggi a Roma, rivela che al...

Gente che emigra per venire in Italia e gente che se ne va, oggi come avveniva tra Ottocento e Novecento, soprattutto per cercare lavoro altrove, visto che qui “non ce n’è”. Un rapporto della Fondazione Migrantes intitolato “Italiani nel Mondo” reso noto proprio oggi a Roma, rivela che al 1° gennaio del 2016 sono 4.811.163 i nominativi di cittadini italiani residenti all’estero, scritti nello specifico anagrafe (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, AIRE).

Scelgono soprattutto l’Europa e più ancora la Germania della Cancelliera Angela Merkel. Poi il Regno Unito (16.503), la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728).

Coloro che fanno le valigie più frequentemente, sono i giovani tra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7%) a causa del famigerato “precariato giovanile” in Italia. I più – tra i nostri 107.529 connazionali che complessivamente sono espatriati da gennaio a dicembre 2015 – hanno scelto di recarsi proprio in Germania.

Le principali regioni italiane di emigrazione? Ebbene, “pur restando indiscutibilmente primaria l’origine meridionale dei flussi – dice il rapporto Migrantes – si sta progressivamente assistendo a un abbassamento dei valori percentuali del Sud a favore di quelli del Nord del Paese”. Sono infatti le “ricche” Lombardia e Veneto, le regioni che registrano più emigrazioni rispettivamente con 20.088 e 10.374 persone che si sono mosse da gennaio a dicembre 2015. Le altre (regioni) sono la Sicilia con 9.823 persone (l’isola era seconda nel 2014 e terza nel 2015), il Lazio (8.436), il Piemonte (8.199) e l’Emilia Romagna (7.644).

Lo scorso anno le iscrizioni all’Aire sono state in totale 189.699 e più della metà sono avvenute per espatrio: ben 107.529. Il 69,2% degli emigrati (quasi 75 mila) si è stabilito nel Vecchio Continente. Si registra un calo di partenze per il Sud America (-14,9% in un anno), mentre rimane invariata l’emigrazione italiana per l’America del Centro – Nord; 352 connazionali si sono trasferiti nelle altre aree continentali. La cifra dei maschi espatriati ha superato i 60 mila (56,1%), i celibi e le nubili il 60,2%. La fascia d’età prevalente degli emigranti è come già detto quella che va dai 18 ai 34 anni (36,7%), ovvero quella chiamata oggi dei Millennianls, del nuovo millennio. Secondo il rapporto di Migrantes i giovani hanno una mobilità “in itinere”, che “può modificarsi continuamente perché non si basa su un progetto migratorio già determinato ma su continue e sempre nuove opportunità incontrate”.