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Emiliano apre spiraglio a Renzi: "La scissione non c'è, se lui non vuole"

Emiliano apre spiraglio a Renzi: "La scissione non c'è, se lui non vuole"

Intervenendo all'Assemblea nazionale del PD, il governatore della Puglia Michele Emiliano ha tentato di tenere aperto il dialogo con Renzi per evitare la scissione. Un ultimo tentativo disperato, oppure una mossa astuta per lasciare la patata bollente nelle mani del segretario uscente. Si presta a...

Intervenendo all’Assemblea nazionale del PD, il governatore della Puglia Michele Emiliano ha tentato di tenere aperto il dialogo con Renzi per evitare la scissione.

Un ultimo tentativo disperato, oppure una mossa astuta per lasciare la patata bollente nelle mani del segretario uscente. Si presta a diverse chiavi di lettura l’intervento di Michele Emiliano all’Assemblea nazionale del PD. Le parole del governatore pugliese hanno stupito molti e inizialmente sono sembrate un passo indietro rispetto al discorso bellicoso del giorno precedente alla riunione dell’ala sinistra dei dem al teatro Vittoria.

Emiliano aveva chiesto scusa alla platea per aver sostenuto Renzi all’ultimo congresso ed era parso convinto a lasciare il Partito democratico. I toni usati oggi sono stati, invece, molto più morbidi. A tratti è sembrato che l’ex magistrato rivolgesse addirittura dei complimenti al segretario uscente. Segni che potevano essere interpretati come un riavvicinamento delle posizioni. Ma le dichiarazioni felpate di Emiliano, che ha addirittura dato il cinque a Renzi alla fine del suo intervento, potevano essere lette anche come una mossa strategica, per lasciare sulle spalle dell’ex premier la responsabilità di una scissione imminente.

Il governatore della Puglia ha sorpreso tutti professando piena fiducia in Matteo Renzi e dicendo pronto a ritornare sui propri passi: “Siamo a un passo dalla soluzione. La possibilità di restare insieme è a portata di mano. A volte anche un piccolo passo personale indietro, può servire a far fare 100 passi avanti a una comunità. Io ci sto provando. Ma è nelle mani del segretario e ho fiducia in lui”.

I contenuti inattesi del suo intervento hanno scatenato anche l’ilarità del sottosegretario Antonello Giacomelli, che si è detto onorato di “parlare dopo il sosia di Michele Emiliano”. E sui social non si sono risparmiati i commenti caustici. Ma l’atteggiamento conciliante del candidato alla segreteria era probabilmente molto meno ingenuo di quanto potesse sembrare. Offrire un ulteriore spiraglio di mediazione a Renzi, infatti, è stato anche un modo per lasciare a lui la scelta in merito alla scissione e scaricarsi da eventuali colpe.

Strada che pare quella preferita anche dall’ormai ex segretario che nella sua relazione non ha mostrato alcuna intenzione di voler concedere alcunché alla minoranza per provare a ricucire lo strappo.