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Epson lancia gli occhiali 3D che simulano uno schermo da 80 pollici

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Epson, una società nota soprattutto per la tecnologia delle sue stampanti piuttosto che per gli schermi, ha annunciato che immetterà sul mercato gli occhiali Moverio BT-100 negli Stati Uniti. Chi li vuole acquistare potrà farlo attraverso i rivenditori Epson autorizzati, oppure usando Amazon....

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Epson, una società nota soprattutto per la tecnologia delle sue stampanti piuttosto che per gli schermi, ha annunciato che immetterà sul mercato gli occhiali Moverio BT-100 negli Stati Uniti. Chi li vuole acquistare potrà farlo attraverso i rivenditori Epson autorizzati, oppure usando Amazon.com. Gli occhiali Moverio, introdotti per la prima volta in Asia lo scorso anno, sin dall’inizio si sono rivelati eccezionali. Phandroid li ha descritti come la prossima frontiera nell’evoluzione dei visori e dispositivi di giochi.

Gli occhiali Movero si indossano come comuni occhiali 3D, ma, secondo Phandroid, sono molto più confortevoli rispetto a ciò che offre il mercato. Possono essere usati per guardare video (film, TV, etc.) o per giocare ai video games. In ogni modo, gli occhiali dànno la sensazione di guardare uno schermo di 80 pollici da una distanza di 5 metri (fatto che supera abbondantemente la realtà degli schermi che di solito si hanno in casa), e tutto in 3D. Per rendere gli occhiali ancora più pratici, Epson ha colorato le lenti, pemettendo la normale visione, in modo da mantenere il contatto con il mondo reale mentre si gioca o si guarda un film. Essi consentono la possibilità di futuri upgrades, avendo migliorato la realtà virtuale quando indossati in altre ambientazioni.

Inoltre Epson dichiara che gli occhiali vantano un giga di memoria per assicurare agli utenti una velocità di trasmissione dati. E’ incluso anche il WIFI, per evitare agli utenti qualsiasi cavo mentre li indossano. Gli occhiali dispongono anche di auricolari in Dolby Surround Sound e le batterie ricaricabili hanno una durata di circa sei ore, che dovrebbe essere un tempo sufficiente anche per i giocatori di video game più accaniti.

E se tutto questo non basta, gli occhiali dispongono anche di un microprocessore che utilizza il sistema operativo Google Android, che consente di navigare nel web, scaricare film o canzoni o anche conversare con altri utenti se si aggiunge un microfono.

Epson, prendendo spunto dal mondo degli smartphone, ha realizzato gli occhiali parzialmente open-source, rendendo possibile a progettisti esterni l’ideazione di apps specifiche; ciò ha prodotto come risultato un gran numero di popolari giochi attualmente venduti solo in Giappone.

La Epson dice che gli occhiali non sono usati solo dalla comunità dell’intrattenimento, ma anche come strumenti di formazione e come mezzo di comunicazione più riservata tra persone di affari, con conseguente diminuzione di spese di viaggio.

Phandroid riporta che chiunque possa spendere i 700 dollari imposti, debba correre ad acquistarli, perchè tra non molto questi occhiali diventeranno una normale realtà in ogni casa.