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Esercito sulle pendici del Vesuvio: stop accessi al Parco Nazionale

Incendi

L’Esercito Italiano è impegnato nel fronteggiare gli incendi che da giorni sta divorando ettari di vegetazione sulle pendici del Vesuvio. In azione con quattro pattuglie che operano fra San Sebastiano al Vesuvio ed Ercolano, ciascuna ha a bordo tre uomini che prestano servizio per quattro turni. ...

L’Esercito Italiano è impegnato nel fronteggiare gli incendi che da giorni sta divorando ettari di vegetazione sulle pendici del Vesuvio. In azione con quattro pattuglie che operano fra San Sebastiano al Vesuvio ed Ercolano, ciascuna ha a bordo tre uomini che prestano servizio per quattro turni. Il personale impiegato che fa parte del raggruppamento Campania, impiegato nelle operazione “Strade Sicure” e “Terra dei Fuochi”, impedisce gli accessi al Parco Nazionale. Il ministro Galletti ha annunciato un possibile incremento del numero dei militari.

La scorsa notte abbiamo bloccato tutte le vie di accesso al Parco Nazionale e stiamo pattugliando assiduamente il territorio per segnalare nuovi roghi e individuare e bloccare eventuali piromaniqueste le parole del maggiore Carlo Bianchi, comandante del II gruppo tattico Terra dei Fuochi dell’Esercito, che è al lavoro con i suoi uomini dallo scorso primo luglio.

È emergenza continua da sabato scorso nonostante il massiccio intervento di elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Ettari di vegetazione continuano a bruciare a causa delle fiamme che alimentate dal vento risultano difficili da domare. A subire i danni provocati dagli incendi, non solo l’area del Parco del Vesuvio, ma anche una riserva naturale come quella degli Astroni e Positano, Ercolano, Torre del Greco-Boscoreale e Terzigno.

Sono impiegati poi quattro mezzi tattici VM90 e un mezzo commerciale, il compito è quello di fornire supporto alla protezione civile per garantire la viabilità ed un eventuale evacuazione. Quasi accertata la natura dolosa delle fiamme sul Vesuvio dalle procure di Torre Annunziata, Nola e Napoli, grazie anche alle immagini girate dall’alto.
Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti in una riunione con tutti i soggetti impegnati nell’emergenza, condanna i piromani “Faremo di tutto per catturare i colpevoli. Napoli non merita questa immagine, e se qualcuno ha incendiato il Vesuvio lo voglio vedere in carcere per 15 anni“.