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Estrazione dentaria dell'800: foto shock delle metodologie

Estrazione dentaria dell'800: foto schock delle metodologie

I metodi di estrazione dentaria, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, erano molto spesso rudimentali e terrificanti. Lo rivelano queste immagini d'epoca.

Il denti consentono all’uomo e a moltissimi animali di tagliare e triturare il cibo. E’, perciò, indispensabile, averli sani e funzionali. Ma come ben sappiamo, nonostante la loro preziosità, i denti sono una delle componenti del nostro corpo che si rovina con più facilità provocando dolore e, talvolta, anche la morte. Un tempo, infatti, gli ascessi dentari, che oggi possono essere facilmente curati attraverso antibiotici o tramite chirurgia, erano fra le principali cause della setticemia, una delle malattie che, da sempre, causa alti tassi di mortalità. I primi interventi ai denti risalgono all’epoca paleolitica. Si parla di circa 14 mila anni fa. E sono proprio questi interventi a darci l’opportunità di comprendere come, da sempre, l’igiene dentale sia ritenuta fondamentale. Soprattutto per aumentare speranze di vita di una persona.

Odontoiatria: quando è nata?

L’odontoiatria è una branca della medicina. Ha il compito di prevenire, diagnosticare e curare il cavo orale, sia da un punto di vista medico che chirurgico. In particolare, tutte quelle patologie che colpiscono denti, gengive, mucose orali, articolazioni temporo-mandibolari, ossa mascellari, ghiandole salivari e tessuti neuro-muscolari.

Ma la professione di odontoiatra, sebbene praticata da migliaia di anni, venne riconosciuta, per la prima volta, soltanto alla fine del XVII secolo. Nel 1699, per la precisione, Luigi XIV istituì ufficialmente la professione di dentista per la città di Parigi con le Lettre Patentes. In Italia, tale professione si diffuse nel Regno di Sardegna a partire dal 1839, con una legge poi abrogata qualche anno dopo, nel 1844. E fu solo nel 1865, nell’Italia unita, che venne nuovamente ufficializzata. Per diventare dentisti, però, era necessario il diploma in chirurgia.

In base alla legge che vige nei diversi Paesi, per poter esercitare la professione di dentista, ad oggi, può essere imprescindibile possedere un diploma oppure una laurea all’interno di un corso di studi specialistico in Odontoiatria o, in alternativa, in Medicina con specializzazione in Odontoiatria. In alcuni Paesi, inoltre, è richiesta anche un’abilitazione all’esercizio della professione. Entrambe le figure che si formano successivamente a questi studi vengono definite come “odontoiatra”. Talvolta, però, il semplice termine “dentista” viene utilizzato anche in maniera impropria per indicare il personale tecnico non medico. In questo caso, però, sarebbe più appropriato il termine odontotecnico o meccanico dentista.

Testimonianze fotografiche degli interventi

E che dire delle prime testimonianze fotografiche di estrazioni dentarie? Ai nostri occhi e con lo sguardo di oggi, ci sembrano (e forse lo erano anche allora) davvero terrificanti. Ci si sedeva sull’apposita sedia e si vedevano sfilare davanti a sé strumenti quali pinze da fabbro, grosse tenaglie, trapani manuali o lunghi aghi. Immagini che fanno rabbrividire. Eppure erano le uniche modalità con le quali si poteva intervenire sul paziente. Inutile dirlo, le estrazioni avevano luogo senza l’utilizzo dell’anestesia. E, molto spesso, il dentista si dotava di quelli che venivano chiamati “assistenti alla poltrona” . Costoro altro non erano se non giovani ragazze o uomini dotati di una certa forza necessaria per tener fermo il paziente. Un paziente ovviamente in preda alla più lancinante agonia e a inevitabili spasmi di dolore. Poteva essere altrimenti?