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Evasione fiscale Apple, Commissione UE contro Irlanda

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Ammonterebbe a 13 miliardi l’evasione fiscale Apple in Irlanda, secondo la Commissione UE. Bruxelles pubblica le motivazioni, Dublino fa ricorso. Pubblicata la versione ufficiale e non confidenziale delle motivazioni in base alle quali la Commissione UE ha stabilito di chiedere le tasse non pagat...

Ammonterebbe a 13 miliardi l’evasione fiscale Apple in Irlanda, secondo la Commissione UE. Bruxelles pubblica le motivazioni, Dublino fa ricorso.

Pubblicata la versione ufficiale e non confidenziale delle motivazioni in base alle quali la Commissione UE ha stabilito di chiedere le tasse non pagate da Apple in Irlanda in base ad un complesso meccanismo di gestione dei profitti. Si tratta di 13 miliardi in totale che il gigante tecnologico non avrebbe versato nelle casse irlandesi o in quelle di diversi altri Paesi.

L’origine della vicenda sull’evasione fiscale Apple

La vicenda risale alla fine dello scorso agosto, quando la Commissione indicò in alcune procedure messe in atto da Apple diverse irregolarità. La questione verte sul fatto che i prodotti della Mela vengono venduti in diversi Paesi europei (ma non solo, in discussione ci sono anche introiti derivanti da vendite in Africa e nel Medio Oriente), mentre le tasse sono pagate solo in Irlanda, dove la multinazionale ha aperto la sua succursale nel Vecchio Continente. Sfruttando la tassazione agevolata di Dublino, leggerissima rispetto a quella di altri Stati membri, Apple avrebbe di fatto evaso grosse somme di denaro per un totale di, appunto, 13 miliardi.

Spostamento di profitti

Lo schema individuato dai tecnici della Commissione è stato ribattezzato ‘spostamento di profitti’. Apple registrava di fatto tutte le sue vendite presso la sua succursale irlandese e non nei singoli Paesi dove queste in effetti avvenivano. Inoltre, secondo la Commissione, anziché versare un’aliquota del 12,5% in base alla corporate tax irlandese, la tassazione subiva una ulteriore diminuzione in quanto tutti i profitti venivano fatti risalire ad una società centrale che si avvaleva di una particolare legislazione per le “società senza stato”.

L’Irlanda presenta un ricorso contro la Commissione UE

Dall’Irlanda è arrivata inoltre la notizia, a conferma di quanto già anticipato nelle scorse settimane, che il governo di Dublino presenterà un ricorso proprio contro la decisione della Commissione UE di chiedere i 13 miliardi di tasse evase da Apple.

Il ministero del Tesoro irlandese ha affermato in una nota che l’intervento della Commissione UE rappresenta una ingerenza rispetto alla sovranità nazionale e che, in ogni caso, le richieste avanzate si baserebbero su di una errata comprensione della tassazione a carico delle multinazionali.