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ExoMars: nuove immagini da Marte

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Il modulo Schiaparelli si è schiantato sulla superficie di Marte, ma la fotocamera HIRISE continua a scattare foto dal cielo del pianeta rosso. Dopo i brividi scaturiti dal rocambolesco atterraggio del modulo Schiaparelli sulla superficie di Marte, imprevisto che ha fatto temere il totale fallime...

Il modulo Schiaparelli si è schiantato sulla superficie di Marte, ma la fotocamera HIRISE continua a scattare foto dal cielo del pianeta rosso.

Dopo i brividi scaturiti dal rocambolesco atterraggio del modulo Schiaparelli sulla superficie di Marte, imprevisto che ha fatto temere il totale fallimento di una spedizione nella quale erano riposte numerosissime speranze, la missione ExoMars comincia a produrre le prime immagini realmente significative. Risalgono infatti allo scorso 1 novembre alcuni scatti realizzati dalla fotocamera ad alta risoluzione HIRISE, montata sulla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), che dopo la separazione dal lander Schiaparelli sta percorrendo l’orbita del pianeta rosso allo scopo di analizzarne i gas che compongono i vari strati dell’atmosfera (all’ormai pressoché inutizzabile Schiaparelli spettava invece il compito di analizzare i componenti del suolo). L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) le ha analizzate, e in seguito ha comunicato che le più significative di esse riguardano proprio il destino del malcapitato Schiaparelli, schiantatosi sulla superficie di Marte lo scorso 19 ottobre a causa di non ancora del tutto chiariti malfunzionamenti del sistema frenante.
A destare le attenzioni maggiori sono state le strane “macchie bianche”, inizialmente scambiate per disturbi del segnale al momento dello scatto dovute a perturbazioni che avrebbero percorso, proprio in quei momenti, la superficie di Marte: ulteriori dettagli farebbero ora supporre che siano invece frammenti dello stesso Schiaparelli dispersi nell’atmosfera. Maggiori perplessità desterebbe un punto luminoso situato, in una delle immagini che ritrae il cratere dove sarebbe precipitato il modulo: potrebbe trattarsi di un riflesso dello stesso Schiaparelli, ma gli analisti dell’ESA sono propensi a non sbilanciarsi prima del tempo. Sono arrivate anche immagini del paracadute che avrebbe dovuto frenare il modulo e che, evidentemente, da solo non è bastato a evitare un impatto troppo contundente.
Gli scienziati dell’Agenzia Spaziale Europea attendono nuove immagini dalla fotocamera HIRISE, che dovrebbero giungere entro le prossime due settimane. La speranza è che alcune di queste, indagando più nel dettaglio la zona dell’atterraggio possa finalmente fare luce sulle reali cause del crash di Schiaparelli.