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Expo: alghe e meduse, ingredienti pregiati nella cucina del futuro

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Nel prossimo futuro sarà la normalità vedere le proprie tavole imbandite con pietanze a base di ingredienti, finora sconosciuti alla cuicina occidentale, come meduse, alghe e insetti. Questo è lo scenario disegnato nella conferenza 'Research, suistainability and innovation in new foods', che si Ã...

Nel prossimo futuro sarà la normalità vedere le proprie tavole imbandite con pietanze a base di ingredienti, finora sconosciuti alla cuicina occidentale, come meduse, alghe e insetti. Questo è lo scenario disegnato nella conferenza ‘Research, suistainability and innovation in new foods’, che si è svolta il 21 ottobre a Expo, presso l’Open Plaza-Expo Center.

Si tratta del cosiddetto novel food ciòè una nuova ‘fonte di nutrimento alternativo per integrare i cibi tradizionali’ che dovrebbe essere compatibile con l’incremento demografico, al fine di ‘contrastare la malnutrizione e come esempio di sostenibilità ambientale‘.

All’evento ha preso parte Massimiliano Mizzau Perczel del Consiglio nazionale delle ricerche, in funzione di moderatore, mentre 2 ricercatrici del Cnr, Graziella Chini Zittelli dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi (Ise-Cnr) e Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr), hanno arricchito con i loro interventi il dibattito sul ‘novel food’. Il meeting è stato organizzato in collaborazione con Euromarine (Eu), Archimede ricerche e la Fao.

Antonella Leone, ha spiegato come le meduse soprattutto potranno diventare una pregiata risorsa alimentare, molto presente nel nostro ecosistema: ‘Le meduse possono trasformarsi da disagio in risorsa. Nel Mediterraneo ci sono centinaia di tonnellate di biomassa di questi cnidari, costituiti essenzialmente da acqua e proteine, soprattutto collagene, con efficace attività anti-ossidante. In particolare, molecole estratte dalla Cassiopea mediterranea (Cotylorhyza tuberculata) mostrano una significativa attività anti-cancro contro cellule di carcinoma mammario umano. Alcune specie, inoltre, per l’abbondanza di composti bioattivi, potrebbero rappresentare nuove fonti alimentari o mangimi alternativi, e una preziosa risorsa di sostanze naturali di interesse biotecnologico, nutraceutico, nutracosmeceutico‘.

Non andrà sottovalutata, in futuro, anche la presenza delle microalghe nella nostra cucina, che apporteranno principi nutritivi di assoluto rispetto: ‘In particolare – ha sottolineato la Zittelli – la spirulina (Arthrospira platensis), ricca in proteine, pro-vitamina A, minerali (calcio, magnesio e ferro), acido linolenico e ficocianina, è da secoli usata come alimento in Asia, Messico e in Africa: 100 grammi di questa microalga contengono almeno 60 g di proteine, una percentuale non riscontrabile nella carne né in altre fonti vegetali’.