> > Fabrizio Bracconeri sulla Kyenge: 'L'ho chiamata buzzicona ma non è un'offesa'

Fabrizio Bracconeri sulla Kyenge: 'L'ho chiamata buzzicona ma non è un'offesa'

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Fabrizio Bracconeri, dopo essere stato sospeso da Twitter, afferma che il termine buzzicona riferito alla Kyenge non è una offesa e prende come riferimento Sordi.

Dopo gli attacchi all’ex ministro Kyenge per cui il suo account Twitter è stato sospeso, Fabrizio Bracconeri non ha nessuna intenzione di fare mea culpa.

L’intervista a Radio Cusano Campus

Fabrizio Bracconeri, ex attore de I ragazzi della III C e usciere del programma Forum, è da un po’ di tempo nel mirino del gossip e delle critiche per via di alcune sue affermazioni errate nei confronti della Kyenge e dei musulmani in generale. Intervistato da ECG, programma di Radio Cusano Campus, Bracconeri non intende chiedere scusa all’ex ministro Kyenge che aveva definito buzzicona su Twitter, anzi, continua a sparare a zero su di lei. Per quell’affermazione il suo account Twitter è stato chiuso, ma un fake ha rincarato la dose facendo critiche e accenni non solo contro l’ex ministra, ma anche contro Twitter, gli islamici, ecc.

Il nuovo parere sulla Kyenge

Bracconeri, dopo aver saputo dell’esistenza del fake, ha deciso di denunciarlo, ma non si ferma di certo e porta avanti le sue idee, anche a costo di attirare tutte le antipatie su di sé. Riguardo il post pubblicato sulla Kyenge, Bracconeri dice:

“Il post sulla Kyenge era mio, io non l’ho insultata, semplicemente non ricordando come si chiamasse l’ho apostrofata buzzicona, ma buzzicona non è un’offesa, Alberto Sordi ci chiamava la moglie. Non è bello dire ad una donna buzzicona? Non è neanche bello che una congolese faccia il Ministro in Italia. Lei non è italiana, è congolese, punto”.

Bracconeri continua prendendosela con il governo e dice:

“Siamo stanchi di subire da un Governo non eletto da nessuno delle imposizioni che alla maggioranza della gente non vanno bene. Chiedere scusa alla Kyenge? No, è lei che deve chiedere scusa a me e agli italiani. Quando arriverà un altro governo questa gente verrà denunciata. Io spero che li denuncino tutti. Posso anche abbracciare la Kyenge, io non sono razzista. Io ce l’ho semplicemente con chi vuole per forza farci accettare una religione nello Stato Italiano, la religione musulmana. Io la religione musulmana non la voglio. I musulmani non li voglio. Ho le palle per dire che a me non sta bene questa situazione”.

Il pensiero di Bracconeri sugli immigrati islamici

Bracconeri continua la sua diatriba, parlando degli immigrati islamici e di ciò che non tollera di loro: “Le donne sposate con i musulmani in Italia pesano tutte 130 chili, non troverebbero nessun uomo disposto ad andare con loro, e allora si mettono con i musulmani. Queste signore non molto carine si mettono con questi signori musulmani, prestanti, con bei fisici, e ci fanno anche dei figli. Per questo certe signore difendono i musulmani. La donna brutta sfrutta questa situazione pensando di avere un ritorno amoroso o sessuale. Questa è la realtà, non scandalizzatevi. Avete mai visto una brutta cicciona, grassa, fatta male, che sta con Gabriel Garko? No! Siccome questi vengono e hanno fame di tutto, si accontentano di avere un piatto caldo con queste signore, magari di avere anche del sesso, invece di farlo con le capre. E non lo dico io, ci stanno le fotografie. Si accoppiano con le capre o con le pecore“.