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Facebook: in arrivo i contenuti che si auto-distruggono in 24 ore

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Il Format di Snapchat, seguito da Instagram per i contenuti ad orologeria, che si distruggono a poche ore dalla pubblicazione fra poco sbarcherà su Facebook. Per ora Facebook Stories, la nuova funzione per la pubblicazione a tempo determinato è approdata in Irlanda. Tutto quello che viene pu...

Il Format di Snapchat, seguito da Instagram per i contenuti ad orologeria, che si distruggono a poche ore dalla pubblicazione fra poco sbarcherà su Facebook.

Per ora Facebook Stories, la nuova funzione per la pubblicazione a tempo determinato è approdata in Irlanda.

Tutto quello che viene pubblicato all’interno di facebook stories, resterà on line per massimo un giorno o per poche ore.

Dopo quel tempo si autodistruggono e non lasciano alcuna traccia.

I contenuti che ogni utente che pubblicherà, non verrano visualizzati nel newsfeed del profilo, né nella sua timeline.

E’ possibile inoltre inviare messaggi, non da Messenger ma da una piattaforma diversa. In un comunicato stampa, lo staff Facebook dichiara:

Il modo in cui le persone condividono oggi è diverso a cinque o anche due anni fa oggi è molto più visual, con più foto e video. Vogliamo fare in modo che le persone condividano con più velocità e più creatività foto e video con chi vogliono, quando vogliono.

Si stima che nel mese di Agosto, Instagram, abbia incrementato di 150 milioni i suoi utenti attivi.

Da Instagram, la procedura è molto semplice; si clicca sull’opzione desiderata e si postano video, foto e altro. da quel momento il contenuto sarà a scadenza programmata.

Numerose opzioni aggiuntive sono state inserite nell’ultimo aggiornamento della nuova funzione. Facebook stories, per ora solo disponibile in Irlanda, presto sarà allargata al resto del mondo.

Secondo voci, pare che la funzione sia ancora in fase di sperimentazione. Quando si posta una Facebook Stories, appare un cerchio: Chiunque voglia leggere cliccherà su quel cerchio.

Negli ultimi tempi i Social Network, sono diventati canali di sfogo anche dei più piccoli dettagli della propria vita.

Sto dal parrucchiere, sto prendendo un caffè e cose simili sono oggetto di numerosi post. Molti criticano questo modo di usare i social, dai più visti più come un canale di denuncia o di informazione intelligente.

Ma i social più di tutto sono strumento di condivisione. Anche le emozioni di una bella giornata possono essere condivise, o la visione di uno spettacolo che ci ha colpito particolarmente. Un modo insomma di condividere anche pensieri ed esperienze sociali e culturali.

Il successo ottenuto dalla nuova funzione, ha rilevato un dato importante. Ha evidenziato appunto la tendenza degli utenti a preferire contenuti a scadenza, quasi usa e getta.

La versione di facebook si differenzierà dagli altri social, per evitare di farsi concorrenza.

Prima dei social, in tempi non troppo lontani e nemmeno digitali, una foto era per sempre. Nell’era precedente anche la lettera cartacea aveva il suo valore. La lettera è stata anche il primo mezzo di comunicazione in assoluto.

All’epoca i mass media erano un miraggio, per cui si utilizzava la lettera per inviare notizie a corte. Per questo la lettera è considerata anche la madre del giornalismo.

Non tutti sanno infatti che molti quotidiani si sono ispirati alla posta nella scelta dei loro nomi. Basti pensare in Italia al Messaggero, Corriere dello Sport, al Washington Post, negli Usa.

Sono tante le testate giornalistiche che si possono citare ancora: National Post, Berliner Morgenpost, Daily Mail.

L’era digitale si presta a moltissimi vantaggi. Una foto o un contenuto può essere per sempre o a scadenza; sono sempre gli utenti a scegliere.