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Facebook contro le bufale: ecco come

Come avere più like a una pagina facebook e raggiungere più gente

Guerra alle notizie false: Facebook contro le bufale. Il social più famoso del web si schiera in difesa della verità. Ecco con quali nuovi strumenti. Alla fine è arrivata la decisione che vale un inequivocabile schieramento: Facebook contro le bufale. La polemica è nell’aria da tempo, ma è e...

Guerra alle notizie false: Facebook contro le bufale. Il social più famoso del web si schiera in difesa della verità. Ecco con quali nuovi strumenti.

Alla fine è arrivata la decisione che vale un inequivocabile schieramento: Facebook contro le bufale. La polemica è nell’aria da tempo, ma è esplosa durante le elezioni presidenziali USA 2016, quando la diffusione di notizie false sul partito democratico e sulla sua candidata Hillary Clinton avrebbe, a quanto pare, spinto o contribuito a spingere Donald Trump verso la vittoria nella corsa alla Casa Bianca.

Troppe bufale su Facebook: dalle prime reazioni alle ultime misure

Fra i principali accusati finì Facebook, ma nell’immediato, il numero uno e fondatore del social Mark Zuckerberg commentò la situazione asserendo che la gran parte dei contenuti delle bacheche degli utenti conteneva notizie vere. Come dire che il problema, in realtà, era limitato.

Già pochi giorni dopo, però, era arrivata la notizia che sia Google, sia la stessa Facebook, avevano deciso di tagliere i contributi pubblicitari in favore di tutti quei siti o blog che si rendevano responsabili di diffondere notizie false o non verificate.

Infine è arrivata l’azione diretta di Facebook, che ha deciso di mettere a disposizione dei suoi utenti una serie di nuovi strumenti per contrastare la diffusione delle bufale.

I fact-checkers: Facebook contro le bufale

Al centro di questa nuova posizione di Facebook c’è la collaborazione fra il social e alcune organizzazioni specializzate nella verifica dell’attendibilità delle notizie. I cosiddetti fact – checkers, ovvero, nel caso specifico, ABC News, Snopes, Politifact e FactCheck, fra gli altri.

La procedura prevista da Facebook inizia con la segnalazione di specifici post tramite una serie di verifiche interne. Le notizie dubbie saranno valutate dai fact-checkers e, se risulteranno false, saranno accompagnate ovunque appaiano, da un link che rimanda all’articolo di smentita.

Al contempo, Facebook interverrà contrastando la diffusione del post incriminato impedendo l’arrivo nelle bacheche degli altri utenti. Agli utenti che tenteranno di condividere comunque il post segnalato sarà richiesto di confermare l’azione, dando la possibilità di annullarla, ma senza impedimento alla diffusione. Infine, stop agli sponsor per tutti i post segnalati come bufale.

“Questo aggiornamento”, ha commentato Zuckerberg, “è solo uno dei primi passi nella giusta direzione, c’è ancora molto lavoro da fare”, perché “abbiamo una grande responsabilità oltre a quella di costruire una tecnologia attraverso la quale le informazioni possono muoversi. Sono convinto che potremo costruire una comunità più informata senza farci arbitri della verità”.