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Finge di essere paralizzata e rifiuta di avere le gambe

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Sin da piccola il suo desiderio più grande è quello di essere paralizzata dalla vita in giù, di non avere l’uso delle gambe, di vivere su una sedia a rotelle. Incredibile ma vero, è questo il disturbo neurologico di cui è affetta Chloe- Jennings-White, cinquantotto anni, ricercatrice pres...

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Sin da piccola il suo desiderio più grande è quello di essere paralizzata dalla vita in giù, di non avere l’uso delle gambe, di vivere su una sedia a rotelle. Incredibile ma vero, è questo il disturbo neurologico di cui è affetta Chloe- Jennings-White, cinquantotto anni, ricercatrice presso l’Università di Cambridge, nel Regno Unito. La donna, fin dall’età di quattro anni, non desidera altro che vivere come una disabile, e per realizzare questo “sogno” è disposta a pagare medici che possano aiutarla, recidendo i nervi della schiena e del femore. Uno dei medici consultati, però, ha chiesto per l’intervento circa 16.000 sterline (ossia 18,5 mila euro), e Chloe non può permettersi una tale spesa. Intanto la donna le sta provando di tutte (anche la pratica di sport estremi) per rimanere paralizzata.

Il disturbo neurologico di cui soffre si chiama “Body Integrity Identity Disorder”, e consiste nell’abitare in un corpo che non rispecchia l’immagine che il soggetto ha di se stesso. Nel caso specifico di Chloe, il corpo immaginato è un corpo amputato, e lei vuole raggiungere tale obiettivo per sentirsi completa. Lo psichiatra che ha la donna in cura un po’ di tempo fa le ha raccomandato l’uso di una sedia a rotelle, e Chloe ne è stata molto felice. “Non sono un mostro, ci sono centinaia di persone come me”.