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Finlandia: si va verso la scuola senza materie, metodo basato sui "fenomeni"

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In Finlandia si sta per assistere a una vera e propria rivoluzione. Si sta per sviluppare una scuola senza materie usando un metodo per fenomeni.

Come ben si sa, le riforme sulla scuola cambiano di anno in anno. Quello che sta accadendo in Finlandia è una vera e propria rivoluzione nell’ambito scolastico. I finlandesi sono da sempre riconosciuti come i migliori per quanto riguarda l’ambito educativo e scolastico. Proprio per questo, sono sempre un passo avanti a noi. In Finlandia si sta sviluppando un nuovo metodo. Vediamo quale è.

La BBC, la televisione inglese, ha realizzato un servizio su una scuola del nord della Finlandia. In questa scuola, hanno messo la parola fine alle classiche materie e hanno scelto un metodo che si basa sulle competenze di ogni allievo. Per questo motivo, in Finlandia dal mese di agosto 2016, si parte da un approccio maggiormente collaborativo. Gli studenti scelgono un argomento che li interessa e attorno a questo tema impostano il lavoro. Un lavoro che non è solo in aula, ma anche con esperti del settore e che coinvolge anche i musei.

La lezione di storia sull’eruzione del vulcano, gli scavi di Pompei è diventata uno spunto per molti allievi per confrontare la Roma di ieri con la Finlandia di oggi parlando di terme, di spa, ecc. A fine giornata, viene proposto un modello creato con la stampante in 3D. In questo modo i bambini imparano anche lo scambio culturale, la ricerca e i vari metodi di tecnologia.

Il metodo dei fenomeni, ovvero degli allievi più bravi, i cosiddetti cervelloni, si basa su diversi argomenti. Tra gli argomenti proposti, vi è quello di scovare le notizie false, di smascherare il cyber bullismo, ecc. Nella scuola della Finlandia si possono usare i cellulari e i tablet, ma solo come strumento di ricerca e approfondire temi legati all’attualità.

Con questo metodo si punta a una maggiore responsabilità verso gli studenti. Gli allievi sono lasciati più liberi e non vi sono compiti a casa. Inoltre, il sistema scolastico e l’apprendimento comincia verso i sette anni. Si pensa più alle disposizioni individuali e alle caratteristiche di ogni allievo. Un approccio maggiormente individuale adatto a ogni allievo e meno generico.

Il sistema scolastico della Finlandia pensa che materie come storia, geografia, matematica, ecc., non aiutino ad aumentare la potenzialità degli allievi e li porti solo a imparare concetti non utili. Per questo si pensa a una scuola con un insegnamento diviso per argomenti.

Il sistema di istruzione finlandese

Marco Brughero, docente di Psicologia all’Università di Jyväskylä, parla di questa rivoluzione. “Più che un meccanismo di riforme brusche, a caratterizzare il sistema educativo finlandese è il processo di innovazione graduale. Il percorso si è avviato nel 2013, sarà a regime entro sette anni. E si basa sui tre punti forti del sistema di istruzione di qui. Il primo è la formazione dei docenti, che fanno studi destinati specificamente all’insegnamento, sono selezionati e ben pagati. Il secondo è il coinvolgimento delle comunità e dei territori, che è continuo. Il terzo è la gradualità dell’innovazione, che va a geometria variabile grazie alle autonomie, ma allo stesso tempo può contare sulla stabilità nelle politiche educative. Insomma, possono cambiare i governi ma non la politica dell’istruzione”.

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