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Firma digitale: quante se ne possono avere

Firma digitale: quante se ne possono avere

Avete mai sentito parlare della firma digitale? Sapete come funziona e se siamo tutelati dalla legge? Ecco tutto quello che devi sapere al riguardo

Con l’avanzare della tecnologia di oggi, ormai anche firmare le carte diventa digitale. Ma come si fa a fare una firma digitale?

La firma digitale nasce proprio per poter firmare online, se si dispone di una rete internet, vari documenti attraverso lo scambio di messaggi in posta elettronica. Per migliorare così le esigenze per migliorare lo sfruttamento delle risorse e di aumentare i livelli di sicurezza, è tutelata grazie agli appositi servizi, controlli e gestioni.

La firma digitale serve proprio a scopi informatici, come la verifica dell’identità del soggetto che ha firmato, sottoscrizione di un documento informatico, sicurezza della provenienza e destinazione del documento stesso, comunicazioni ufficiali con la PA e la certezza del documento contenuto al suo interno.

Per apporre quindi una firma digitale, basta che possediate un dispositivo di firma come un token USB o smartcard che viene ovviamente rilasciata da un certificatore. Grazie a questi strumenti software e hardware, è possibile fare la firma digitale su qualsiasi documento informatico.

È tutelato anche dall’articolo 2702 del codice civile che tratta proprio dell’efficacia della scrittura privata. Infatti tale articolo enuncia la sua piena prova fino a quando non viene querelato di falso per la sua provenienza e dichiarazione e se viene quindi dichiarata e considerata legale come sottoscrizione.

L’autenticità del documento informatico firmato, viene verificata attraverso un confronto che viene fatta con un’altra firma firmata dallo stesso autore che viene poi depositata su un documento certificato in seguito da un’altra autorità pubblica.

Per fare un’altro controllo sulla firma digitale, si fa così ricordo ad un’altro metodo, ovvero quello della doppia chiave o chiave pubblica che è contenuta dentro la Smart Card o dentro il Token USB dove la firma viene crittografata con una seire di bit e richiede poi una decodifica per ricevere il documento con la firma autentica.

Con la tecnologia di oggi, bisogna sempre stare al passo e capire i loro funzionamenti, per non essere fregato.