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Florida, donna spara e uccide 18enne che le aveva violentato la figlia di 6 anni

Primo piano

A Naples, un comune della Florida, una donna di nome Connie Serbu ha ucciso insieme al fratello un 18enne, Xavier Sierra, che accusava di averle violentato per due volte la figlia di 6 anni.

La tragedia

Connie Vargas Serbu

A Naples, in Florida, una donna, madre di due figli, è stata arrestata ed è sotto processo con l’accusa di aver ucciso, il 7 luglio dello scorso anno, un 18enne di nome Xavier Sierra, che ella riteneva responsabile di due episodi di violenza sessuale nei confronti della sua bambina di 6 anni.

Imputata ucciso

Ucciso per vendetta

Coinvolto anche il fratello della Serbu, John Vargas, 29 anni – morto nello scontro a fuoco – con il quale la donna ha inferto i sei colpi mortali al giovane. In particolare sarebbe stata lei stessa, a sparargli il colpo fatale all’addome.

Morto nello scontro a fuoco

Nel luglio scorso la madre della piccola violentata aveva chiamato la polizia, ammettendo di aver adescato virtualmente il 18enne e di averlo fatto incontrare con il proprio fratello, morto a sua volta nello scontro a fuoco, ma non di aver sparato. Le sue intenzioni sono state scoperte dagli inquirenti attraverso i messaggi che lei e la vittima si sono scambiati. Inoltre le autorità hanno anche raccolto le testimonianze di persone vicine a Connie Serbu, le quali hanno confermato la sua volontà di uccidere Sierra. “Non mi interessa, lui ha violentato mia figlia… Lei mi ha raccontato tutto quello che è successo”, ha detto la donna alla polizia che l’ha prelevata.

Il precedente più recente

L'uomo si è fatto giustizia da sè

Non è la prima volta che genitori di vittime di stupro, in diversi luoghi del mondo, si assumono il rischio di farsi giustizia da sè. L’ultima è avvenuta anch’essa negli Stati Uniti e precisamente in Alabama. Nel gennaio scorso 2.650 persone hanno presentato, attraverso il sito ad hoc Change.org, una petizione all’ex presidente Barack Obama e al governatore dello Stato, per far ottenere “la grazia o una pena minore” a Jay Maynor, un uomo di 43 anni condannato a 40 anni di prigione nel novembre dello scorso anno, per aver ucciso colui che aveva stuprato per anni sua figlia quando era bambina nonchè suo nonno adottivo, Raymond Eaerl Brooks. Quest’ultimo era stata condannato a 5 anni di carcere, ma era tornato in libertà dopo soli 27 mesi, così il padre della piccola ha deciso di agire da solo. I firmatari della petizione hanno sottolineato che egli non sia “una minaccia per la società” e la figlia, che oggi è una ragazza di 24 anni – madre di tre figli – e ha subito le violenze da quando ne aveva 8, ha dichiarato che il padre “Mi stava proteggendo, come ogni padre dovrebbe fare. E’ un padre straordinario, il migliore. Ci ama così tanto. La sua condanna è troppo dura: sta vivendo un’inferno”.