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Come fondare un partito

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La politica è un interesse comune a tanti, ma solo alcuni hanno però voglia di cimentarsi nell'attività politica, ad esempio candidandosi, nel loro piccolo, alle elezioni del sindaco o della giunta comunale nel loro Comune. Ma ancora meno solo coloro, tra gli interessati alla politica ad essere i...

La politica è un interesse comune a tanti, ma solo alcuni hanno però voglia di cimentarsi nell’attività politica, ad esempio candidandosi, nel loro piccolo, alle elezioni del sindaco o della giunta comunale nel loro Comune. Ma ancora meno solo coloro, tra gli interessati alla politica ad essere intenzionati alla fondazione di un nuovo partito. L’impresa sembra difficile, ma in realtà non è così complicata come sembra.

Partendo dall’articolo 49 della Costituzione Italiana che afferma […]“tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Per tanto, interpretando ciò che l’articolo 49 afferma, vuol dire che ogni cittadino italiano ha il diritto di associarsi in un partito, se ne ha l’intenzione; qualsiasi gruppo di persone associate sotto lo stesso ideale politico può riunirsi in tutta libertà.

Come prima cosa, per poter costituire un partito dal nulla è necessario avere almeno mille sostenitori, ciò è possibile farlo attraverso la costituzione di un programma definito, pubblico e facilmente accessibile che verta su almeno una idea forte e che ne sviluppi il tema, il programma definito e pubblicato almeno 6 mesi prima della data delle elezioni.

Un’altra cosa importante da fare è quella di creare un “documento costituivo” da sottoscrivere in presenza di un notaio. Si tratta di un opuscolo programmatico su cui ciascun membro del nascente partito sia d’accordo, e che comprenda tutti i punti di vista e al quali fare riferimento. Questo documento è generalmente chiamato “manifesto” ed elenca sotto varie sezioni tutti i punti che il partito si propone di sostenere e promuovere come parte della propria linea politica. In pratica, il manifesto descrive i principi del partito stesso ed il come applicarli nella vita reale. Nell’atto costitutivo del partito dovrà figurare il nome del nuovo movimento, il suo obiettivo politico e il logo personale che in qualità di “marchio”, dovrà essere assolutamente originale. Alla redazione dell’atto sarà necessario essere in tre, per rappresentare le cariche istituzionali previste dalle legge italiana: quelle di Presidente, Segretario politico e Tesoriere.

Dopo aver costituito il partito sarà necessario aprire una regolare partita IVA e si chiedere l’iscrizione alla Prefettura, indispensabile se si vuole partecipare alle elezioni. Unitamente è obbligatorio inoltre aprire un conto corrente presso una banca, il quale dovrà essere intestato al partito. Inoltre è necessario stabile una sede fisica del partito, chiamata Tribunale Elettorale, la quale dovrà essere dichiarata alla Guardia di Finanza, alla Camera di Commercio, alla Questura, al Comune ed alla Prefettura. È, infine, obbligatorio istituire un Congresso di fondazione del partito, nel quale tutti i tesserati dovranno confermare o meno gli amministratori dichiarati nel precedente atto notarile.