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Forno elettrico vs forno a gas

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Guida ragionata alla scelta del forno giusto per la vostra cucina. Poniamo il caso che abbiate appena comprato una casa, e siete giunti alla fase dell'arredamento. Sullo sfondo si affaccia un dilemma: come arredare la cucina? Perché, se da un lato l'arredamento delle camere della zona notte e quel...

Guida ragionata alla scelta del forno giusto per la vostra cucina.

Poniamo il caso che abbiate appena comprato una casa, e siete giunti alla fase dell’arredamento. Sullo sfondo si affaccia un dilemma: come arredare la cucina? Perché, se da un lato l’arredamento delle camere della zona notte e quelle della zona living pone innanzitutto un problema estetico e di design, ponendo quello della funzionalità in una posizione non secondaria ma meno soggetta a pericolosi fraintendimenti, la cucina deve essere prima di tutto efficace, funzionale, utile e adatta alle esigenze degli abitanti. La scelta dei piani di lavoro, degli angoli cottura e del forno risultano apicali nella composizione di questo vano abitabile così peculiare. Nelle righe che seguono, ci concentreremo sulla scelta del forno e più nello specifico sulla “scelta di campo” più difficile: optare per un forno a gas o sceglierne uno elettrico?
La scelta non è scontata né da prendere alla leggera, dal momento che orientarsi su uno o sull’altro influenzerà in maniera determinante il nostro modo di cucinare, e quindi di mangiare. Le nostre abitudini alimentari, il regime dietetico che osserviamo, e ovviamente i nostri gusti in fatto di cibo entrano giocoforza in gioco quando si tratta di scegliere il tipo di forno. La scelta si complica se si convive con un nucleo familiare, magari con dei bambini, e bisogna tenere in considerazione anche la loro alimentazione. Questo perché ciascun tipo di forno ha pregi e difetti, e si presta maggiormente alla preparazione di un certo tipo di piatti piuttosto che un altro.
Un forno a gas funziona come i normali fornelli da cucina, riceve il gas e lo convoglia in un bruciatore collocato sotto il vano cottura. Dopo l’accensione, esso brucia alla massima potenza possibile allo scopo di riscaldare il vano; dopodiché, una volta raggiunta la temperatura preimpostata, si abbassa fino a stabilizzarsi su di essa. Inoltre, una serpentina si irradia dal bruciatore e raggiunge il soffitto del forno, garantendo la cottura a grill, quindi una certa uniformità. Il forno a gas raggiunge in breve tempo alte temperature, ed è indicato per la cottura di pizze e focacce che necessitano di un calore molto violento; un po’ meno per la cottura di torte, biscotti e tutti preparati a lievito, che hanno bisogno di un maggiore controllo delle temperature.
Un forno elettrico, che sia statico o ventilato (la differenza tra i due sta proprio nella presenza di una ventola che diffonde uniformemente l’aria calda), presenta una serie di resistenze, collocate in alto e in basso (in molti modelli, queste sono regolabili separatamente, per i piatti che necessitano di un irraggiamento di calore diverso sopra e sotto), che ricevono corrente elettrica e la traducono in calore. In questi forni, l’irraggiamento del calore è più uniforme e controllabile. Ciò fa dei forni elettrici l’ideale per la cottura di preparati a lievito. Inoltre, la cottura ventilata è ideale per i le carni, il pesce e le verdure, giacché garantisce la doratura esterna mantenendo una certa umidità all’interno.