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Francesco Farfa e il suo viaggio in Maremma

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Francesco Farfa è tornato a casa questo agosto, infatti mercoledì 8 ha suonato a Castiglione della Pescaia, in Capannina, affiancato dai suoi amici e colleghi Matteo Meschini e Luca Corsi. L'evento è stato attesissimo sopratutto dai Maremmani. Si può dire che Francesco musicalmente è nato in...

DSC02205Francesco Farfa è tornato a casa questo agosto, infatti mercoledì 8 ha suonato a Castiglione della Pescaia, in Capannina, affiancato dai suoi amici e colleghi Matteo Meschini e Luca Corsi.

L’evento è stato attesissimo sopratutto dai Maremmani. Si può dire che Francesco musicalmente è nato in maremma, terra che ha conquistato e dominato con il suo sound fino ad oggi. Francesco inizia a prendere confidenza con i piatti nel’84. Già nell’85 inizia a lavorare nella discoteca “Y” di Certaldo.

Pochi anni dopo viene Ribattezzato Farfa dagli amici, farfa che è un diminuitivo di Farfalla per la leggiadria, l’eleganza e lo stile con cui Francesco riesce a mixare. Farfa si fa sempre più conoscere nell’ambiente house ed elettronico a tal punto da creare un vera e propria tendenza tutta Toscana assieme ai suoi amici e colleghi Miki e Robi J. “Era un periodo storico di grandi bivi – racconta Francesco – e il destino ha voluto che comunque mi facesse fortemente partecipe di quello che poteva essere un grande cambiamento sia a livello musicale che di mentalità”.

Farfa che domina la consolle da protagonista per le prime volte all’Imperiale di Tirrenia, al tartana di Follonica e poi in Barcaccina a Livorno e all’Insomnia di Pisa. Presto Francesco viene inserito nella panoramica internazionale e partecipa al Rave Age, Cosmos Rave Age di Parigi contribuendo alla nascita della musica techno e progressive in tutta Europa. E potete immaginare il delirio alla notizia della sua data proprio a Castiglione della Pescaia, la perla della Maremma. Alla domanda :”Il tuo ritorno qui in maremma a cosa ti fa pensare?”. Farfa risponde: “Penso agli amici.

Penso a tutti quelli che sono sempre sempre venuti alle mie serate e a quelli nuovi che vengono perchè magari gli è stato diciamo tramandato un gusto musicale. E’ un pò come tornare a casa. Mi piacerebbe venire più spesso, vedremo nei prossimi anni.” Farfa ha suonato la sua musica che al 90% guarda sempre in avanti, senza ritornare indietro nel passato. Pochi pezzi cult, un breve tuffo nei ricordi, e via di nuovo con la sua innovazione musicale, il suo Farfa Sound. Farfa che è per tutti noi un maestro, il Dio della Consolle.

“Del resto, da un toscano appassionato di letteratura e fortemente influenzato dagli aspetti metanarrativi della musica, non ci si può che aspettare set trascendenti, profondi che fondono i vari mondi sonori in un continuum affascinante e accattivante. Come Dante Alighieri compiva il suo viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, Francesco Farfa immagina i set come esperienze ultraterrene, in cui prendere per mano l’ascoltatore e trascinarlo verso le scoperte più disparate, a volte celestiali, a volte brutalmente terrene. Come dovesse ogni volta superare un Acheronte, Farfa punta tutto sulla creazione di un ponte fra sè e il pubblico, influenzandolo, guidandolo, ma recependo anche le sue volontà, spingendosi un passo oltre, rischiando, mettendosi in discussione. Uno stato quasi ipnotico che permette, all’audience come a lui, di sublimare insieme verso territori inesplorati”. ( Musicallround forum community)

La serata in capannina è stata dedicata volutamente dai tre d.j ad un carissimo amico, nonchè seguace di Farfa da sempre. Serata dedicata a Bottone per cui sono state sfoggiate delle magliette con la scritta ” Bottone sei il nostro sindaco!”. Aggiunge Francesco: ” Sicuramente senza di lui questa serata perde di un valore aggiunto. Si spera che il pubblico riempia questa lacuna.” Non è stato un remember perchè in Capannina il Farfa non c’era mai stato, nè per suonare, nè in veste di cliente.

Un remember in questo contesto avrebbe perso di significato. Anche se è stato un remember emotivo per i presenti, un viaggio a ritroso nelle proprio cultura musicale, nei ricordi più belli, nelle serate a ritmo di mixate e di buona compagnia. Francesco pensando ai local che lo hanno sempre seguito esordisce affermando: ” E’ come aver trovato del terreno fertile ad aver portato semi buoni per cui la terra ha dato degli ottimi frutti.”.

Matteo meschini, organizzatore della serata oltre che d.j, ci tiene a specificare che organizzare questa serata è stato davvero impegnativo. Oramai Matteo si sente un castiglionese acquisito e questa data se l’era presa a cuore come se fosse stata una serata FarfaSound”. Luca Corsi, il dj Maremmano d.o.c, anche se non è la prima volta che si trova in consolle con Francesco, confessa di essere profondamente emozionato, proprio perchè Farfa è stato il suo primo riferimento nell’approccio ai piatti: ” Personalmente ho speso moltissime energie per portare Farfa qui in Capannina e questo per me è un traguardo davvero molto importante.”