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Francia, aperta inchiesta sul ministro Ferrand

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In Francia, il ministro Richard Ferrand è finito al centro di un'inchiesta

Francia, il ministro della Coesione territoriale e segretario generale di En Marche!, Richard Ferrand, è finito al centro di un’inchiesta che lo vede indagato per conflitto di interessi. La procura della Repubblica di Brest ha avviato le indagini e le sta portando avanti al fine di scoprire ulteriori dettagli e coinvolgimenti riguardo la pesante accusa. Tale vicenda non avrebbe però scosso l’attuale governo francese.

L’inchiesta

La notizia giunge dal quotidiano locale Le Telegramme, che fornisce i primi dettagli sull’inchiesta: sarebbe coinvolta anche la moglie di Richard Ferrand, la quale avrebbe avuto la priorità riguardo la scelta di un suo edifico per l’affitto a una società di assicurazioni. Inoltre, il figlio della coppia avrebbe ricevuto facilitazioni e stipendi per aver collaborato all’interno del Parlamento francese per un breve periodo.

Il ministro stesso, attraverso la radio France, afferma di non aver alcuna intenzione di dimettersi dalla sua carica, dichiarando che il suo contributo al paese è sempre stato legale e trasparente, estraneo alle accuse di irregolarità sugli appalti in questione assegnati alla moglie.

Si tratta dunque di una prima importante prova per il neo presidente della Francia Emmanuel Macron, il quale non avrebbe ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle presunte accuse del suo fedele. Secondo alcune indiscrezioni, anche in seguito alla vicenda, il partito presidenziale La République en Marche (Lrem) ha confermato di non voler abbandonare Ferrand, di cui il ministro è segretario generale e il quale è stato il primo deputato socialista a sostenere Emmanuel Macron. Tale tesi è stata ribadita dal primo ministro Edouard Philippe, la sera di Martedì 30 Maggio presso la rete tv France2.

La linea di governo attualmente in carica dunque non cambia, in quanto non si hanno ancora prove schiaccianti nei confronti di Richard Ferrand e della famiglia, ma si attendono futuri riscontri sull’evolversi delle indagini.