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Freeway Killer, la storia del serial killer che per anni terrorizzò la California

Freeway Killer

Freeway Killer, la storia del serial killer che per anni terrorizzò la California con omicidi e abusi su minrori tra i 12 e i 18 anni

Freeway Killer, questo il nome del serial killer che per anni terrorizzò la California. Una serie di omicidi rivolti ad una riservata fascia d’età compresa tra i 12 e i 18 anni, una storia di abusi e violenze che parte da un passato oscuro e difficile

La difficile infanzia di un serial killer

Spesso la pedagogia ha indagato sui comportamenti dei ‘soggetti difficili’ alla ricerca della causa di alcuni comportamenti e/o patologie di cui ritrovare l’origine nell’infanzia. Quello di William Bolin, meglio conosciuto come Freeway Killer, è uno di questi casi. William vive un’infanzia parecchio difficile a causa della sua ‘particolare’ situazione famigliare: il papà era alcolizzato ed era anche piuttosto violento, la mamma aveva subito traumi da piccola e lasciava il figlio col nonno mentre lei era al bingo, il nonno era la causa dei traumi della mamma essendo un pedofilo accertato e possiamo solo immaginare ciò che questo comportò sull’infanzia di William.

A soli 7 anni, WIlliam finisce in riformatorio a ausa di un furto. Qui venne subito preso di mira dai ragazzi più grandi e venne spesso picchiato e violentato dai suoi ‘compagni’, non bisogna dimenticare le sevizie che gli insegnanti gli facevano patire. All’uscita dal riformatorio Will era pieno di rabbia, rancore, umiliazione, emozioni che scaricò completamente sul fratellino e sui bambini dei vicini. Qualche anno dopo si arruolò nell’esercito, ricevendo anche dei riconoscimenti, ma al suo congedo venne fuori che aveva violentato e minacciato alcuni suoi compagni.

Freeway Killer

Nel 1969 viene arrestato in California per aver violentato 5 minori, ai quali aveva offerto dei passaggi gratuiti, salvo poi ammanettarli e violentarli. William non venne condannato ma fu spedito in una clinica psichiatrica dove gli fu diagnosticato uno stato maniaco depressivo e delle ferite nell’area del cervello che controlla gli impulsi violenti. Dopo 5 anni nel centro psichiatrico il risultato fu che William sapeva esattamente quale fosse la sua identità, quella di un pedofilo che sapeva come eludere i controlli della polizia.

Di qui ha inizio il vero e proprio terrore della California. Risale al 1975 l’ultima dneuncia di una vittima al suo aggressore William, un ragazzo violentato a cui Will risparmiò la vita dopo le numerose sevizie. Il ragazzino raccontò tutto alla polizia e Bolin fu arrestato una seconda volta. Ma mancavano dei tasselli al quadro della situazione e fu subito rilasciato.

Per il killer era ormai chiaro che non poteva lascire testimoni tra le vittime. Dopo un breve periodo d’assenza, Bonin tornò alla carica, cambiando anche Modus Operandi. Si faceva aiutare da alcuni ‘collaboratori’ di fortuna e con questi fece più di 20 vittime riconosciute . Insieme davano passaggi a ragazzi e ragazzi di età compresa trea i 12 e i 18 anni, li violentavano, li torturavano, li sodomizzavano, a volte li mutilavano e infine, li uccidevano. Non fu facile quella volta arrestare il Killer e i suoi complici, ma la polizia ci riuscì quando, mentre lo tenevano sotto sorveglianza, lo scoprirono in flagranza di reato mentre sodomizzava un minore.

Il processo

William Bolin fu soprannominato Freeway Killer, probabilemente un soprannome dedicatogli data l’evidente fortuna a scampare dai controlli. Tra i suoi collaboratori un negromante, Vernon Butts, che assieme a William Bolin e ad un altro ‘aiutante’ del killer, fu arrestato dalla polizia. I tre furono accusati di aver ucciso 21 ragazzi, ma il capo d’accusa potè rivolgersia soli 14 casi. Vennero condannati a morte, ma Butts decise di suicidarsi in carcere. William Bolin, invece, cercò di riviare la pena per molti anni, con ricorsi su ricorsi e ci riuscì per ben 16 anni, quando il 23 febbraio del 1996 gli fu fatta l‘iniezione letale.

William Bolin, il Freeway Killer, rappresenta un oscuro capitolo per la storia californiana, ma come i maggiori atti importanti e di rilevanza, siano essi positivi o meno, gli è stato dedicato anche un capitolo cinematografico. Risale, infatti, al 2009 il film intitolato ‘Freeway Killer’ dedicato alla sua allucinante storia. La trama è simile alla realtà dei fatti e il film, a tratti raccapricciante e angosciante, narra la storia di un killer, William Bolin, che con il suo ‘fidato’ collaboratore va alla continua ricerca della vittima successiva.

Una storia sconvolgente e inquietante che fa soffermare su quanto un evento dell’infazia possa influire su dei soggetti. Ma un’infanzia difficile non potrà mai giustificare il grado di malvagità e sadismo raggiunto da uno dei peggiori killer della storia, William Bolin, il Freeway Killer.