> > Frida Kahlo dipinge (con) il sangue.

Frida Kahlo dipinge (con) il sangue.

default featured image 3 1200x900

La pittura dell'Artista messicana sgorga: di Arte, di sangue, di lei. Frida Kahlo non può avere un articolo comune. Non si può scrivere di lei una piatta biografia. Arduo il compito di scegliere degli aggettivi che la raccontino, perchè lei è stata un'affamata come il jazz. Aveva fame di dolo...

2 frida kahlo 1907 1954 granger 185x115La pittura dell’Artista messicana sgorga: di Arte, di sangue, di lei.

Frida Kahlo non può avere un articolo comune. Non si può scrivere di lei una piatta biografia. Arduo il compito di scegliere degli aggettivi che la raccontino, perchè lei è stata un’affamata come il jazz. Aveva fame di dolore, di passione politica, di vita. Spregiudicatamente ambigua, tormentata, sanguinante di passione. Frida Kahlo è essa stessa un’opera d’arte.

L’amore per Diego Rivera, il dolore per la sua disabilità, la consapevolezza di essere tradita, il suo costante tormento da gabbia: nel fisico e nell’anima. Eppure la sua forza e la sua tenacia sembrano persino crudeli per quanto sono consapevoli. Ci vuole solo il suo coraggio per essere sfacciatamente sorridenti in quel modo.

A mio parere, chiunque guardi una tela di Frida Kahlo, pur non conoscendone la storia, può solo che rimanerne colpito. Intendo scosso, perchè smuove qualcosa dentro, nell’interno dell’interno più profondo.

Se la conoscete, commentatemi il vostro quadro preferito. Se non la conoscete, questo è il momento per sanguinare. Non solo attraverso i suoi quadri, ma soprattutto attraverso le sue parole. Vi consiglio il suo libro: Lettere Appassionate.

Nella saliva
nella carta
nell’eclisse.
In tutte le linee
in tutti i colori
in tutti i boccali
nel mio petto
fuori, dentro
nel calamaio – nelle difficoltà a scrivere –
nello stupore dei miei occhi
nelle ultime lune del sole
(il sole non ha lune) in tutto.
Dire “in tutto” è stupido e magnifico.
Diego nelle mie urine – Diego nella mia bocca
nel mio cuore – nella mia follia – nel mio sogno
nella carta assorbente – nella punta della penna
nelle matite – nei paesaggi – nel cibo – nel metallo
nell’immaginazione.
Nelle malattie – nelle rotture – nei suoi pretesti
nei suoi occhi – nella sua bocca
nelle sue menzogne.

(Frida Kahlo – Lettere appassionate – pag 37)

Erika Mennella