Una frode fiscale di 60 milioni di euro. Sono 7 le persone finite in manette a Roma. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno anche sequestrato conti correnti e immobili per 10 milioni di euro.
Il macchinoso sistema fraudolento ai danni dell’Erario era stato orchestrato da un gruppo di commercialisti di Roma, a beneficio di un noto consorzio operante a livello nazionale nel settore delle pulizie e del facchinaggio. A capo c’era un professionista di Roma, ex-presidente dell’Arezzo Calcio.
L’inchiesta vede indagate complessivamente 49 persone, tra capi, gregari e professionisti che dovranno rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.