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Gatti ed effetti sulla pressione sanguigna degli uomini

Pressione

Pare che gli animali domestici non solo facciano bene al nostro umore, ma anche alla nostra salute. In particolare vediamo la correlazione tra gatti e pressione arteriosa.

E’ noto da tempo come un animale in casa porti effetti positivi sull’umore di chi gli sta intorno. Ma non solo. Oggi numerosi studi internazionali stabiliscono con sempre maggior convinzione che gli amici a 4 zampe facciano bene anche clinicamente, in particolare a chi soffre di pressione alta.

La Pet Therapy

Questo approccio è alla base della Pet Therapy: far vivere dei momenti di condivisione tra paziente e animale. Questa terapia nacque negli anni ’60 grazie alle pubblicazioni di Levinson, noto psichiatra infantile. Con qualsiasi animale si può riuscire a stabilire un rapporto fatto di amore e fedeltà. Ci sono però alcune specie meglio predisposte a questa interazione medico-psicologica. Purtroppo in Italia c’è un’unica struttura che adotta la pet-therapy, la Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA).

Cani, gatti e non solo

Gli animali più adeguati risultano i cani, sopratutto i golden retriever e i labrador. I gatti, come vedremo, sono più indicati invece per i disturbi legati allo stress. I cavalli sono particolarmente adatti ad essere impiegati in terapie che coinvolgano pazienti con disturbi neurologici o traumatici, mentre i piccoli uccelli, come pappagalli e canarini, incidono positivamente sull’umore.

Disturbi del cuore

Se guardiamo nello specifico ai disturbi cardiaci, possedere un cane porta a superare meglio un infarto, ad un decorso post-operatorio più regolare e infine a vivere più anni in salute. Studi che confermano questa correlazione esistono da più di 30 anni. Il movimento fisico che un cane impone necessariamente al padrone, le passeggiate giornaliere per esempio, costituisce una buona abitudine che ha dei riscontri clinici positivi.

Pressione arteriosa

Ma ciò che fa veramente la differenza sta nell’abbassamento della pressione arteriosa. Accarezzando un animale infatti, i pazienti si rilassano. In questo modo la frequenza cardiaca si regolarizza, mentre lo stress e l’ansia diminuiscono. Viene da sé quanto la vicinanza di un animale possa portare a enormi benefici un soggetto iperteso o cardiopatico. Notevoli riscontri si sono ottenuti su pazienti ricoverati, a cui sono state regolarmente consentite visite di operatori con animali domestici. L’impatto emotivo del ricovero stesso viene ammortizzato con più facilità e le tempistiche di recupero notevolmente accorciate.

I gatti

In questo breve articolo però ci occuperemo dei gatti e della loro influenza sulla qualità della vita dei loro padroni. Fin dall’Antico Egitto i gatti sono stati sempre legati a divinità simbolo della femminilità e della fertilità. Quindi un’aura di mistero ha sempre investito questo animale, legandolo all’aspetto più intimo della sensibilità personale, in particolare tra le mura domestiche.

Le fusa

Questa “magia” oggi può essere letta attraverso la lente della scienza. Gli effetti terapeutici delle fusa per esempio, sembrano dare sollievo a chi soffre di reumatismi. Esse vibrano dai 25 ai 50 hertz, la stessa frequenza utilizzata in ortopedia. Anche accarezzare semplicemente il proprio gatto, come detto prima, diminuisce lo stress e la depressione. La presenza dell’animale pare porti benefici anche a chi soffre di insonnia.

Si pensi che in Giappone esistono i “Bar dei Gatti”, in cui è possibile prendersi un tè e contemporaneamente accarezzare un gatto. Questo la dice lunga sulla conoscenza degli orientali delle proprietà terapeutiche dell’animale. Essi in Oriente sempre da considerati fonte di energia positiva e purificatrice.

Possedere quindi un animale domestico costituisce un agente di controllo dei livelli di pressione spesso più efficace di alcuni farmaci per l’ipertensione.

Speriamo che in futuro questo approccio terapeutico di possa diffondere e dare, se non guarigione, almeno sollievo a chi ne ha più bisogno.