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Genoa: ufficiale lo sciopero dei tifosi. Preziosi: "Non condivido ma mi adeguo"

Genoa: ufficiale lo sciopero dei tifosi. Preziosi: "Non condivido ma mi adeguo"

Il presidente del Genoa Preziosi ha dichiarato di non condividere lo sciopero dei tifosi, ma di rispettarlo. Ma i genoani chiedono le sue dimissioni. "Rispetto le opinioni della tifoseria, ma non le condivido". Così ha esordito il presidente del Genoa Enrico Preziosi dopo l'annuncio dello sciopero...

Il presidente del Genoa Preziosi ha dichiarato di non condividere lo sciopero dei tifosi, ma di rispettarlo. Ma i genoani chiedono le sue dimissioni.

“Rispetto le opinioni della tifoseria, ma non le condivido”. Così ha esordito il presidente del Genoa Enrico Preziosi dopo l’annuncio dello sciopero da parte della tifoserie rossoblu. “Vengo considerato come il maggiore responsabile di questa critica situazione. Incasso critiche e insulti. Ma in questo momento così difficile, sarebbe più importante stare vicino alla squadra”. Enrico Preziosi, in queste ore, è in viaggio verso Hong Kong per lavoro e domenica non sarà allo stadio. Rientrerà in Italia la prossima settimana. Ovviamente, appena letto il comunicato, ha cercato di affrontare la questione con grande tranquillità: “Non condivido ma mi adeguo – ha aggiunto – meglio l’assenza dei tifosi che una loro contestazione durante la partita. Per ora conta solo la salvezza. Ci sarà anche il momento dei processi. E prima o poi, accontenterò le loro richieste”.

Dopo il bilancio degli ultimi 2 mesi, ovvero 2 punti in 9 partite, 9 gol fatti e 23 subiti, l’esonero di Juric e l’arrivo di Mandorlini, i tifosi organizzati annunciano che diserteranno lo stadio Ferraris. Domenica 26 febbraio, quindi, niente Genoa-Bologna per tutti i gruppi della Gradinata Nord e, probabilmente, anche per la Sud. I tifosi si scagliano contro Preziosi. Ma questo non ci sarà. Anzi, non frequenta lo stadio ormai da diverse partite. Il motivo? Forse evitare il confronto diretto. Sarà, quindi, uno stadio senza tifosi e senza presidente.

“Il presidente – scrivono i tifosi - ci aveva detto cose e ne ha fatte altre. Ha tradito la sua parola, oltre che i genoani. E domenica scorsa, a Pescara, è stato superato il limite. E anche coloro che sono scesi in campo hanno tradito tutti noi”. Da qui, il loro appello: “Chiediamo a tutti i genoani di non andare allo stadio questa domenica e di non appendere striscioni. È un prezzo carissimo. Ma non dare alcun segnale ci renderebbe complici di questa vergogna. Chiediamo a Preziosi le sue dimissioni da presidente. Un gesto che verrebbe apprezzato perché simbolo della volontà di liberare il volo del Grifone”.