> > Genova: 5 arresti per tangenti e corruzioni all'università

Genova: 5 arresti per tangenti e corruzioni all'università

Genova

Scattate a Genova stamane le manette per 5 persone. Sono coinvolti in un giro di tangenti e corruzione ai danni dell'Università di Genova.

In arresti 5 persone per un giro di mazzette e corruzione ai danni dell’Università di Genova. A eseguire gli arresti, gli uomini della Guardia di Finanza. A dirigerli è stato il comando del I Gruppo del comando provinciale della Guardia di Finanza di Genova. L’ordine è stato emesso all’alba di oggi dal Tribunale del capoluogo ligure. Le 5 persone accusate sono state arrestate per reati contro la Pubblica Amministrazione e falso in atti pubblici. Avrebbero infatti ricevuto delle mazzette per truccare una serie di appalti varati dall’Università locale, vittima finale del meccanismo corruttivo. In manette due ufficiali pubblici della PA, e tre imprenditori.

Genova nello scandalo

Gli uomini della Guardia di Finanza divulgheranno i dettagli dell’operazione “Macchia Nera” che hanno portato all’arresto dei 5 colpevoli. Prevista nella giornata di oggi una conferenza stampa sul caso che ha visto protagonisti gli uomini della Guardia di Finanza. Al momento si sa che tre dei 5 indagati fanno parte dell’amministrazione dell’Unige.

Recentemente l’università del capoluogo ligure era stata travolta da uno scandalo simile. Alcuni dei concorsi dell’università risultavano truccati. A calcar la mano ancora, in manette pochi giorni fa è finito in manette anche l’ex-direttore dell’Agenzia delle Entrate della Liguria. L’uomo, Walter Pardini, era stato colto in flagranza di reato in un ristorante mentre intascava una mazzetta. Per lui l’accusa è di corruzione e il pm ha richiesto 4 anni di carcere. Il 20 Novembre è prevista la sentenza.

Genova e Liguria nel mirino

Mentre gli indagati vengono portati via urge riflettere sulla condizione in cui versa la regione Liguria, vera vittima dei casi di corruzione. La regione infatti non versa in buone condizioni (come anche il resto d’Italia). La situazione si aggrava se si pensa che spesso i giri di tangenti sono legati agli appalti pubblici, spesso quelli del comparto edile. Un mix di elementi che ammorba il territorio sottoponendolo a uno stress eccessivo. Si tratta di un miscuglio pericoloso che spesso e volentieri sconfina nel campo dell’abuso edilizio, una piaga tremenda che deturpa il territorio italiano. Una piaga che mette a rischio non solo la bellezza paesaggistica, ma anche la sicurezza del territorio. Spesso e volentieri gli edifici abusivi sono protagonisti dei casi di disastro naturale noti alle cronache. Gli ignari abitanti dei plessi suddetti sono spesso le vittime del dissesto idrogeologico. Uno squilibrio provocato dalla mano avida dell’uomo.

La Liguria, in questo contesto rischia di essere divorata da questa piaga di non facile estirpazione. Anzi: il caos burocratico e gli interessi obliqui sembrano favorire la proliferazione del fenomeno in maniera del tutto incontrollata. Il risultato è una distruzione del territorio. I risultati di una tale distruzione si manifestano solitamente in forma distruttiva tramite fenomeni naturali, come le piogge. La mancata cura del territorio (specie in una regione come la Liguria dove è poco) rischia di tramutarsi rapidamente in tragedia.