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Gentiloni a Napoli, tensioni e scontri alla stazione centrale

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"Fuori la Mafia dalle Istituzioni" riportavano alcuni dei cartelloni in mano ai manifestanti.

Nella stazione ferroviaria di Napoli Centrale, stamattina una ventina di disoccupati e militanti dei centri sociali hanno manifestato contro l’apertura dei lavori per la stazione ferroviaria dell’alta velocità.

Era presente all’apertura anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che sulla costruzione dell’opera ha affermato: “Siamo un paese che rialza la testa e questa inaugurazione è carica di simboli e il primo è che con questa inaugurazione diamo il messaggio di essere un paese che rialza la testa perché un grande paese ha bisogno di grandi opere non possiamo essere l’unico paese che considera l’opera di un architetto come una conquista, un passo avanti che lascerà un segno, un’eredità . Lo Stato sarà presente qui in forze e garantirà la sicurezza del territorio“. Ha poi terminato il suo discorso affermando che “Un grande Paese deve essere orgoglioso delle sue grandi opere“.

Stamattina il treno partiva dalla stazione per portare fotoreporter e giornalisti ad Afragola dove era in programma proprio la stazione dell’Alta Velocità progettata da Zaha Hadid. Renato Mazzoncini di Ferrovie Dello Stato ha affermato che ” Afragola tiene tante cose in una. È una stazione che domenica Partirà con 36 treni, nel 2022 sarà nodo di interscambio completo . È il simbolo di un ritorno degli investimenti al Sud”.

Al premier Gentiloni in quest’occasione si è rivolto anche il sindaco di Afragola Domenico Tuccillo per chiedere un aumento di controlli contro la camorra e quindi garantire il massimo della legalità anche all’interno delle attività amministrative. Ma garantire anche il compimento delle opere, si continua a reagire agli ostacoli per creare un domani migliore. Il premier ha affermato di non poter essere certo dell’esistenza di un collegamento tra la violenza camorristica e la creazione della stazione, ma ha detto lo Stato ci sarà. Si ci sarà, grazie anche ai dati forniti dall’Istat che grazie ai dati incoraggianti ha riferito che l’economia cresce a ritmi maggiori di quelli che erano stati previsti.

“Fuori la Mafia dalle Istituzioni” riportavano alcuni dei cartelloni in mano ai manifestanti. E prima che alcuni di loro potessero giungere sui binari, sono stati bloccati dalle forze dell’ordine presenti. Le lamentele non sono fermate all’esterno della stazione, anche i fotoreporter accreditati all’inaugurazione hanno protestato.

Nella nota diffusa dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e dall’Unione Giornalisti Informazione Visiva possiamo leggere “Ancora una volta, la mancanza di sensibilità degli organizzatori di eventi di questa portata nei riguardi di professionisti giunti sul posto” proprio perché non sono state previste postazioni adeguate. Inoltre ai professionisti è stato riferito che le immagini dei passaggi fondamentali della visita del premier Gentiloni, a partire dall’arrivo in stazione e alla successiva visita nel cantiere, sarebbero state fornite da Ferrovie dello Stato. Nella nota viene riportato anche questo fatto: “Ci dispiace pensare che forse la presenza di obiettivi fotografici diversi da quelli della comunicazione ufficiale, non siano più graditi. Di fatto una censura male giustificata da esigenze di sicurezza, che non permette una descrizione adeguata e imparziale dell’evento’.