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Giappone: il turismo macabro della foresta dei corpi

Suicide Forest 8

青木ヶ原. 樹海. Per chi di voi non conosce il giapponese, gli ideogrammi che ho appena scritto si pronunciano Aokigahara Jukai. Il significato, in quel puro stile solenne tipico del paese del Sol Levante, è Aokigahara, il Mare di Alberi. Non pretendo di cavarmela bene col giapponese...

青木ヶ原. 樹海.

Per chi di voi non conosce il giapponese, gli ideogrammi che ho appena scritto si pronunciano Aokigahara Jukai. Il significato, in quel puro stile solenne tipico del paese del Sol Levante, è Aokigahara, il Mare di Alberi.

Non pretendo di cavarmela bene col giapponese (o di cavarmela in generale, onestamente), ma perfino io ho sentito parlare di Aokigahara. Il bosco, che giace ai piedi del lato nordovest del monte Fuji, è una riserva naturale, trentacinque chilometri quadrati di rigogliosa vegetazione e silenzio assoluto. Ed è anche uno dei luoghi più tristemente famosi di tutto il Giappone.

foresta dei suicidi

Il luogo è descritto da molti come uno dei posti più inquietanti del Giappone. La foresta è innaturalmente densa, il fogliame fatica a far passare la luce fino a terra, e gli alberi bloccano la maggior parte dei suoni. Alcuni lo hanno definito un “silenzio denso”, opprimente come una cappa di calore estivo, che abbraccia il sottobosco e le caverne millenarie nascoste tra la vegetazione.

È il secondo luogo al mondo per numero di suicidi.

foresta dei suicidi

Il Giappone ha da sempre un terribile rapporto con il suicidio. Una volta parte del loro bagaglio culturale (il famoso seppuku, o harakiri, o anche solo il fatto che è da loro che proviene la parola kamikaze), adesso riflette un problema sociale, causato da una cultura di isolamento che mette il lavoro e l’azienda davanti a qualunque altra cosa.

E Aokigahara è la meta più ambita: le autorità locali organizzano spedizioni per recuperare corpi a intervalli regolari. Non per cercare corpi, ma per recuperarli. Con le decine, a volte centinaia di persone che si suicidano nella foresta dei corpi ogni anno, sanno già che troveranno qualcosa.

foresta dei corpi