Giordania. In seguito all’esplosione di un’autobomba che, durante la mattina di ieri, ha provocato la morte di sei guardie di frontiera giordane, lo Stato ha deciso di chiudere i confini tra Siria e Iraq. A riportarlo online è stata la BBC.
Il governo giordano ha inoltre dichiarato che non saranno previsti altri campi profughi e che quelli già presenti non verranno ampliati. Ciò significa che la Giordania, almeno per il momento, si rifiuta di accogliere altri migranti.
L’attacco kamikaze è avvenuto ieri mattina nei pressi della postazione militare di Rukban, postazione usata dall’esercito giordano per ospitare e interrogare i civili in fuga dalla Siria.
Dalle prime ricostruzioni sembra che un camion carico di esplosivo abbia valicato il confine tra Siria e Giordania a forte velocità e che, appena arrivato in prossimità di un blocco militare giordano, sia esploso. La polizia giordana sta indagando per chiarire l’accaduto e si pensa che ad operare l’attacco sia stata una cellula terrorista dormiente di origine afghana. I servizi segreti giordani pensano infatti che, tra i tanti profughi che scappano da Siria e Iraq, vi siano alcune spie che entrerebbero nei campi profughi con l’intento di compiere violenti atti di terrorismo.